Manca l’interprete: il processo per direttissima slitta al febbraio 2024

PORTO MANTOVANO Rissa aggravata in concorso, lesioni personali e porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Con queste ipotesi di reato sono finiti a processo cinque cittadini nordafricani ritenuti responsabili dell’episodio violento occorso un anno esatto fa, in via Matteotti a Sant’Antonio di Porto Mantovano. I fatti a loro ascritti risalivano infatti alla notte tra l’8 e il 9 ottobre 2022 quando a fronteggiarsi, con l’ausilio di armi improprie, erano stati due distinti gruppi di extracomunitari, tutti regolari e incensurati: uno formato da residenti di Porto Mantovano e l’altro giunto per l’occasione dal capoluogo. All’origine del cruento alterco probabili dissidi per futili motivi nonché abuso di alcol. In breve le due distinte fazioni erano quindi passate dalle parole alle maniere forti con bastoni, spranghe e cocci di bottiglie sotto gli occhi di diversi residenti. Fino all’arrivo dei carabinieri che avevano provveduto a sedare la zuffa e trarre in arresto quattro dei partecipanti. Il quinto invece, un 34enne rimasto ferito nella colluttazione, era stato soccorso e trasportato in ospedale dov’era quindi poi stato dimesso con una decina di giorni di prognosi. All’esito della direttissima erano stati convalidati tutti gli arresti ma senza l’applicazione di nessuna misura cautelare. Oggi, innanzi al giudice Raffaella Bizzarro, la seconda seduta dibattimentale del giudizio a loro instaurato; seduta rinviata però d’ufficio al prossimo 7 febbraio a fronte dell’assenza dell’interprete.