MANTOVA Le fonti del futuro: nome adatto ad un progetto che, oltre a portare acqua in Senegal, ha l’obiettivo di creare attorno a questa fondamentale attività lavoro, istruzione, miglioramenti igienici e sanitari. Da qui in in poi. L’iniziativa, presentata ieri in Provincia vede la collaborazione e il supporto di Aato Mantova, Anea, Tea Acque e Sicam ed è ideato da Intreccio, in sinergia con Wami, azienda con certificazione B-Corp, ossia impegnata in ambito ambientale e sociale. Il progetto, ufficialmente concluso, permetterà di dare accesso all’acqua potabile ai cinque villaggi senegalesi di Ghoniame, Takeme, Nialor, Falmere e Djiva, con un investimento di circa 32.000 euro. Un gesto che, come sottolineato dal presidente della Provincia Beniamino Morselli, per un Paese occidentale potrebbe sembrare banale, ma che in altre zone del mondo diventa eccezionale. Tale attività, infatti, consente l’utilizzo dell’acqua a 1.273 persone, che beneficeranno di 487.877.250 litri d’acqua potabile per tutta la vita, come illustrato dal coordinatore del progetto Lorenzo Giorgi. L’iniziativa è stata realizzata in modo da rendere monitorabile il programma e ne permette la gestione all’amministrazione regionale senegalese, in maniera che costruzione, manutenzione e informazione circa l’utilizzo di tutto l’apparato siano affidati a persone del luogo, per creare anche sviluppo socio economico.