Minacce ai genitori per la droga, ma il figlio nega tutto in aula

MANTOVA Era finito in carcere con l’accusa di avere sottoposto gli anziani genitori a ripetuti maltrattamenti e minacce per farsi consegnare dei soldi per acquistare degli stupefacenti. Ieri M.G., 54enne residente in un comune dell’Alto Mantovano, ha respinto tutte le accuse davanti ai giudici del collegio del tribunale di Mantova. “I soldi? Non erano per la droga ma per finanziare un progetto su un mio brevetto” ha detto il 54enne in aula. L’uomo era finito in manette nell’agosto del 2021 per diverse accuse tra le quali furto, maltrattamenti in famiglia, violenza privata ed estorsione. Secondo gli inquirenti il 54enne, più volte dall’agosto del 2020 avrebbe terrorizzato e reso succubi gli anziani genitori. Stando a quanto era emerso urlava, li minacciava verbalmente e li strattonava per farsi consegnare ingenti somme di denaro utilizzate per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Ieri l’imputato ha spiegato che quei soldi che riceveva mensilmente dai genitori (5mila euro inizialmente, ridotti in seguito a 260 euro al mese) provenivano dalla sua rinuncia a un terreno destinato a lui per eredità e che la sua famiglia aveva deciso di vendere per necessità. Quanto ai soldi che avrebbe chiesto in più ha spiegato che gli servivano per sviluppare un progetto su un suo brevetto. Quando il Pm gli ha fatto notare che in sede di interrogatorio di garanzia dopo l’arresto si era scusato per il suo comportamento, il 54enne negato tutto, comprese le circostanze che gli vengono addebitate, dai maltrattamenti ai genitori alle minacce alla loro badante. Discussione e sentenza il prossimo 18 maggio.