MANTOVA Stando a quanto raccontato dalle stesse vittime alla Polizia sarebbero andati a reclamare la restituzione di un fantomatico borsello ipoteticamente sparito, all’incirca una settimana fa, in danno di uno di loro. Ma una volta presentatisi al cospetto di colui che pensavano esserne in possesso ecco che questi, dopo aver ricusato in tal senso ogni addebito, nonché spazientito da dette insinuazioni, avrebbe loro intimato di andarsene immediatamente brandendo, per risultare più convincente, pure un taglierino.
L’episodio, occorso a Lunetta l’altro pomeriggio, si è quindi concluso con l’arrivo di una pattuglia della Squadra Volante e con una denuncia penale per il reato di minaccia aggravata. A venire deferito in stato di libertà un 30enne di origine magrebina residente, così come pure i due minacciati – rispettivamente di 17 e 18 anni – nello stesso quartiere cittadino teatro dei fatti. L’uomo infatti, secondo la ricostruzione degli agenti, sarebbe stato indicato dalla coppia di giovani amici quale indebito possessore del borsello, in via presunta smarrito o dimenticato da uno dei due e su cui ora si sta cercando di fare chiarezza – a fronte infatti di una denuncia per furto mai presentata alle forze dell’ordine – unitamente ad un monopattino elettrico e un cappellino. Uno dei due adolescenti infatti, avrebbe riferito all’altro amico di aver notato qualche giorno fa il paventato oggetto nella disponibilità del 30enne. Andati a chiederne conto direttamente all’accusato questi – a cui però non è stato rinvenuto nessun presunto “maltolto” – avrebbe così perso le staffe reagendo in maniera violenta e scomposta. Spaventati alla vista dell’arma bianca i ragazzi hanno quindi contattato subito la centrale operativa della questura. A quel punto i poliziotti, raccolte le testimonianze dirette sia del 17enne che del 18enne hanno così provveduto a condurre il 30enne negli uffici di piazza Sordello per la sua identificazione e, una volta concluse le operazioni di rito, a denunciarlo per minaccia aggravata.