Minacce di morte per un prestito negato: condannato

MANTOVA La vittima, che si è costituita parte civile, ha detto di avere prestato 73mila euro a un conoscente nell’arco di cinque anni; il suo avvocato ha chiesto 15mila euro di risarcimento; il giudice gli ha riconosciuto un risarcimento di 300 euro e ha condannato l’imputato a due mesi di reclusione, pena non sospesa, mentre il Pm aveva chiesto un’ammenda di mille euro. Si è conclusa così ieri in tribunale la singolare vicenda che ha visto la condanna di  Marco Rossi, un 58enne di Bagnolo San Vito, per minacce. I fatti messi agli atti sono avvenuti a Mantova e San Giorgio tra l’ottobre e il novembre del 2013, ma gli episodi di minacce sarebbero distribuiti su un arco di tempo più esteso. Minacce telefoniche che sarebbero iniziate quando la persona offesa, parte civile con l’avvocato  Silvia Salvato, aveva iniziato a rifiutare altri prestiti al 58enne che gli diveva 73mila euro, sostiene. Il 58enne diceva di avere diverse centinaia di migliaia di euro su un libretto postale che però il direttore delle Poste gli aveva bloccato. Quando l’amico gli aveva negato nuovi prestiti, lui aveva preso a minacciarlo telefonicamente: “guardati le spalle, io andrò in galera ma tu non la passi liscia. Sei un morto che cammina… ti svito la testa… tu rimani lì dove sei… vengo lì da te, ti sventro”. Il difensore di Rossi, avvocato  Daniele Delaini, valuta il ricorso in appello. La prescrizione non è lontana.