“Moschea” in galleria: Palazzi media e la proprietà rinuncia

MANTOVA Il sindaco Mattia Palazzi si era già espresso in maniera abbastanza categorica, sia pure con formule verbali protocollari: una “moschea” in Galleria Ferri non ce la vuole. Punto. Da qui il contatto con la proprietà dell’ex sala giochi interrata, residente in Sudafrica, Lara Camocardi, che ieri ha tenuto a comunicare alla Voce di Mantova del colloquio intercorso col primo cittadino.
«In qualità di proprietaria dei locali – ci scrive Camocardi –, voglio comunicare che questa mattina (ieri, ndr) ho avuto una lunga telefonata col sindaco Palazzi, al termine della quale ho condiviso la sua richiesta di studiare insieme altre idee e progetti di utilizzo dei locali. Il sindaco mi ha sottoposto alcune idee diverse e alternative che ritengo positive anche per la galleria, e siamo d’accordo che le approfondiamo già la prossima settimana, nel massimo spirito di collaborazione». Ma di quali alternative si tratti, né lei né il sindaco fanno pubblicamente parola.
Sarà recuperata l’idea di utilizzare quegli spazi come stazione di posta per biciclette? Presto a dirsi. Resta il fatto che al momento parrebbe scongiurata l’ipotesi di affittare quei locali a un’associazione per farne un centro di cultura islamica, come già avvenuto – con dispetto dei residenti – in via Torelli e nel quartiere di Lunetta.
Nel frattempo, mentre già si sono mossi giornalisti della stampa nazionale recatisi ieri sul posto, per il capogruppo di Forza Italia in Comune Pier Luigi Baschieri la svolta della vicenda ha preso la direzione da lui stesso auspicata: «Era l’unica soluzione. Il sindaco Palazzi ha intuito tempestivamente la pericolosità della situazione che si sarebbe creata. Un’azione tempestiva a cui gli diamo merito. Rimane il fatto che situazioni similari possono nascere in situazioni analoghe, in cui edifici commercialmente non appetibili possono diventare centri religiosi in assenza di un piano urbanistico che attualmente non prevede gli insediamenti religiosi. Una vittoria per i residenti». Una “vittoria”, o quantomeno uno stratagemma per prender tempo.