Negoziazione sociale, in provincia di Mantova sottoscritti 35 verbali di accordo e 10 di incontro fra Sindacati e Amministrazioni Comunali

MANTOVA Da molti anni il confronto con i Sindaci dei Comuni mantovani rappresenta un elemento costitutivo dell’attività sindacale, per garantire equità e tutelare la parte più fragile della cittadinanza, attraverso una rete che coinvolge tutte le nostre strutture locali e i coordinatori di zona, in diretta collaborazione con le Segreterie territoriali di CGIL – CISL – UIL, Pensionati e Confederali.
Tale attività si svolge a partire dalla costruzione di una piattaforma condivisa da sottoporre prima del bilancio di previsione all’attenzione dei Sindaci per orientarne le scelte.
Nonostante l’emergenza sanitaria e le sue pesanti conseguenze, anche nel 2021 si è confermata la continuità di un dialogo costruttivo tra le parti sociali e la maggior parte delle Amministrazioni; il risultato finale presenta la sottoscrizione di 35 verbali di accordo e 10 di incontro, un risultato straordinario se prendiamo in considerazione le restrizioni e le difficoltà dovute alla pandemia.
Il risultato del nostro lavoro ha riguardato pertanto oltre 300.000 cittadini della Provincia di Mantova, ma numerosi sono stati anche i Comuni che hanno approvato il bilancio senza accogliere la richiesta di incontro delle OO.SS.: Acquanegra sul Chiese, Bozzolo, Canneto sull’Oglio, Casaloldo, Casalromano, Castel Goffredo, Castelbelforte, Goito, Guidizzolo, Marcaria, Moglia, Piubega, Pomponesco, Porto Mantovano, Quingentole, Redondesco, Serravalle a Po, Solferino, Sustinente.
L’apertura dell’attività di negoziazione sociale ha coinciso, a metà novembre 2021, con il confronto con il Comune di Mantova, fino alla sottoscrizione di un verbale di accordo. Si è trattato ancora una volta di un’intesa importante per la valenza istituzionale, in quanto Comune Capoluogo, ma soprattutto per i suoi contenuti, orientati ad incidere molto sulle politiche di redistribuzione del reddito.
Infatti il mantenimento della soglia di esenzione dell’addizionale comunale a 22.000 euro è risultata essere anche quest’anno la più alta della provincia; contemporaneamente la progressività delle aliquote, dallo 0,4% allo 0,8%, garantisce il principio secondo cui chi guadagna di più paga di più.
Anche per il 2022 il comune di Mantova, che ha già approvato il suo bilancio, ha confermato un elevato stanziamento per il welfare locale, per le politiche di contrasto alla povertà, con particolare attenzione ai bisogni emergenti delle famiglie, attraverso la creazione di un Centro per le famiglie, a servizi di educativa domiciliare e al piano per il diritto allo studio.
In un quadro complessivamente negativo, ulteriormente inasprito dalla pandemia, la negoziazione sociale ha assunto, e tuttora rappresenta, una funzione di autentico incontro tra bisogni reali, diritti e scelte politiche.
Per tutti i Comuni con i quali le OO.SS. hanno sottoscritto l’accordo è stato evidente l’impegno a mantenere un alto livello di stanziamenti e di erogazione dei servizi di welfare, con particolare attenzione alle fasce più deboli e alle nuove necessità emerse con la pandemia. Sindaci e assessori hanno, infatti, sottolineato che si sono rivolti ai servizi sociali molti cittadini che in precedenza non ne avevano avuto bisogno.
Ormai per le amministrazioni comunali non esistono più servizi consolidati e scontati, tutti possono essere rivisti e messi in discussione in funzione delle possibilità economiche: da quelli per gli anziani, i più elementari come il SAD, i pasti a domicilio, il trasporto protetto, fino a quelli più articolati che mettono in campo le tutele per garantire la domiciliarità il più a lungo possibile, come i centri diurni o gli ADI, a quelli per i minori , come il servizio di trasporto scolastico o la mensa, al piano per il diritto allo studio, all’edilizia scolastica pubblica, a quelli per il benessere e i buoni stili di vita della popolazione. Così come pesa sempre di più la spesa per i ricoveri nelle strutture protette di anziani, disabili e minori. Aumentato anche l’impegno per progetti mirati per questi ultimi, dal momento che tutti i Comuni registrano un preoccupante incremento di casi di disagio fra gli adolescenti, ulteriormente peggiorati dalla pandemia.
La lotta all’evasione fiscale costituisce uno strumento efficace, oltre che per garantire equità, anche di redistribuzione e di sviluppo utile per diminuire le diseguaglianze, per recuperare risorse e reinvestirle nei servizi: da segnalare esperienze virtuose già realizzate da parte di alcuni Comuni, che nel recupero dell’evasione fiscale, in particolare IMU ed ex ICI, hanno contrastato l’evasione fiscale, riportando alla luce importati risorse per le casse Comunali e reso più giusto il sistema fiscale locale. Alcuni esempi: Borgo Virgilio 540.000 euro nel triennio 2021-23; Curtatone 580.000; Mantova 3.300.000; Ostiglia 190.000; San Giorgio Bigarello 400.000.
La questione abitativa pubblica continua ad essere una vera e propria emergenza ed i modelli di risposta costruiti attorno ad essa vanno rivisti, in una logica differente dal passato. Non solo perché di edilizia pubblica non se ne è parlato più per molto tempo, ma perché è diventato indispensabile adottare politiche abitative regionali e locali orientate all’housing sociale: dove l’edilizia pubblica diventa un fattore di risposta abitativa e di salvaguardia del tessuto urbano e sociale di un territorio.
Parlare di casa oggi vuol dire anche parlare di integrazione sociale, perché la questione abitativa è condizionata dai processi di precarizzazione e di impoverimento sociale. A tutti i Comuni è stato chiesto di procedere con un fondo sostegno affitti, soprattutto per intervenire in casi di morosità incolpevole.
Attenzione particolare è stata destinata anche alle risorse destinate all’istruzione, attraverso il piano del diritto allo studio elaborato in stretta intesa con le scuole del territorio, e all’edilizia scolastica. Parallelamente si è posta la richiesta di servizi di pre e post scuola, insieme al trasporto scolastico, per garantire alle famiglie una migliore possibilità di conciliazione fra le esigenze familiari e gli impegni di lavoro.
In molti accordi sono state restituite le numerose progettualità delle amministrazioni comunali per contrastare la violenza di genere, anche con iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.

Per il 2022 è già iniziato il confronto con Asola, Curtatone, e definito quello con Mantova. Con i comuni di Marmirolo e Roverbella è già stato firmato il verbale di accordo. Per gennaio sono programmati gli incontri con Goito, Mariana Mantovana, S.Martino dall’Argine. Sono previste anche ulteriori occasioni di dialogo, per analizzare le necessità del territorio e condividere gli interventi attuativi del PNRR per lo sviluppo economico, sociale e ambientale della nostra provincia.