Mantova Definirlo recidivo parrebbe fin troppo riduttivo; il perseguitare le sue ex, nonostante le diverse condanne collezionate per questo nel corso degli anni, rappresenterebbe infatti per lui una vera e propria ossessione. Ieri Mauro Stradiotto, 60enne ex meccanico di biciclette residente in città, ha collezionato una nuova condanna per stalking e altri reati commessi nei confronti di un’altra sua ex convivente. Due anni e 9 mesi di reclusione, pena non sospesa (l’uomo è attualmente detenuto per altra causa nella casa circondariale di Cremona), più una provvisionale di 5mila euro per le due parti civili, la ex convivente la propria cugina con il marito di quest’ultima, costituitesi al processo celebrato con rito abbreviato con l’avvocato Viviana Torreggiani. La vicenda per la quale ieri si è giunti alla sentenza era iniziata nell’aprile dello scorso anno quando, a seguito della fine di una relazione sentimentale durata all’incirca un paio di anni e, come già accaduto per quelle precedenti, conclusasi non per sua volontà dell’imputato, questi aveva preso a molestare reiteratamente la ex. Un modus operandi ben collaudato, protrattosi alcuni mesi e constato in pedinamenti, appostamenti, telefonate e messaggi minatori a tutte le ore, nonché altresì di danneggiamenti. Stando a quanto contestato dalla pubblica accusa il 60enne avrebbe danneggiato più volte l’auto della ex rigando la carrozzeria con un punteruolo o rovinandola con dei solventi, motivo per il quale gli venivano contestati anche i reati di danneggiamenti e porto di oggetti atti a offendre. Alla fine lo scorso settembre, era stata emessa a sua carico la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa. Il Pm titolare dell’accusa ha concluso la propria requisitoria chiedendo una condanna a 5 anni di reclusione, mentre il difensore di Mauro Stradiotto, avvocato Cristina Tarchini, ha chiesto e ottenuto l’assoluzione dall’accusa di calunnia e il minimo della pena sugli altri reati contestati.
