Occupazione: Mantova sopra la media nazionale, ma le donne restano indietro

Mantova Mangeritalia Lombardia celebra 80 anni di storia, impegno e protagonismo al fianco della crescita economica e sociale di Milano, della Lombardia e dell’Italia. L’incontro che ha toccato diversi temi legati alla vita manageriale ha preso spunto dai dati Istat che fotografano una Lombardia dinamica e performante: l’occupazione totale regionale è al 69,4%, ben sopra la media nazionale del 62,2%. Milano si distingue con il 71,7%, posizionandosi all’11° posto tra le province italiane.

Nel 2024 la provincia di Mantova si distingue per un tasso di occupazione complessivo pari al 68,99%, superiore alla media nazionale e in linea con quella lombarda, ma con un evidente divario di genere: il 78,53% degli uomini risulta occupato contro il 58,99% delle donne. Questo squilibrio si riflette in tutte le fasce d’età, a partire dai giovani tra i 15 e i 24 anni, dove il tasso di occupazione è del 29,87%, trainato dai maschi (39,21%) mentre le femmine si fermano al 19,71%. Tra i 18 e i 29 anni, la cosiddetta Gen Z, il tasso sale al 57,35%, con una forbice ancora ampia tra uomini (69,26%) e donne (44,39%). La fascia 25–34 anni, considerata cruciale per la stabilizzazione lavorativa, mostra il valore più alto: 77,48% complessivo, con gli uomini all’88,03% e le donne al 65,61%. Questi dati confermano che Mantova è una provincia dinamica dal punto di vista occupazionale, ma evidenziano anche la necessità di politiche mirate per l’inclusione lavorativa femminile e per il rafforzamento dell’occupazione giovanile, soprattutto tra le ragazze.
Infine, l’andamento dei dirigenti privati: in Lombardia secondo gli ultimi dati Istat elaborati da Manageritalia i manager lombardi crescono del +3,6%, superando il dato nazionale (+2,6%), con quasi 58mila attivi. Milano si conferma capitale della managerialità con 43mila dirigenti, mentre province come Sondrio (+6,2%) e Lecco (+5,7%) trainano la crescita, seguite da Brescia (+2,4%) e Como (+2,3%), Varese (+1,4%) stabili Mantova, Lodi e Bergamo. Il confronto ha messo in luce l’importanza di investire nella formazione e nel ricambio generazionale per sostenere la competitività del territorio.