Omicidio Giaron, al vaglio un perito medico-legale di parte

MANTOVA Se dell’arma del delitto ancora non si hanno tracce, le ultime novità circa il delitto di Giacomo Giaron riguardano prettamente la nomina di un consulente di parte, dopo la prima autopsia di martedì, a cui affidare ora una seconda perizia medico-legale da effettuare sul corpo della vittima ma anche per meglio accertare le ferite riportate dall’anziana madre del 51enne rinvenuto cadavere nell’appartamento al primo piano di via Mozart 8 esattamente una settimana fa. La 79enne  Lina Graziati si trova invece ancora ricoverata all’ospedale Carlo Poma. Tale decisione da parte del difensore della presunta assassina, l’avvocato Fabrizia Baroni, e già paventata nei giorni scorsi, sarebbe ora indirizzata all’ufficialità con la ricerca ancora in corso di un Ctp. Tra le altre ipotesi, ancora al vaglio del difensore, anche quella di poter chiedere per la propria assistita in una succesiva fase una perizia psichiatrica al fine di appurare la capacità d’intendere e volere della 53enne nel momento del delitto. Fase di stallo dunque in merito alla vicenda dell’omicidio di Valletta Valsecchi. Da una parte quindi la prosecuzione delle ricerche del coltello che Elena Scaini, dopo averlo appositamente preparato in modo premedito, come riportato nei giorni scorsi dalla Voce avrebbe quindi utilizzato per uccidere il marito lo scorso 6 ottobre, dall’altra la definizione delle prime mosse difensive.  (l)