Ciclismo – A Marmirolo rivive il mito di Learco Guerra

Guerra, il sindaco Galeotti, l’assessore Betteghella e il maresciallo Dini
Guerra, il sindaco Galeotti, l’assessore Betteghella e il maresciallo Dini

MARMIROLO Learco Guerra raccontato in una mostra storica a Marmirolo. Allestita nella Torre Civica, in Largo Castello, è stata presentata ieri mattina in anteprima alla stampa dal sindaco Paolo Galeotti, dall’assessore allo Sport Elena Betteghella e da Learco Guerra, nipote e omonimo del grande campione. L’esposizione sarà aperta ufficialmente al pubblico oggi pomeriggio alle 17.30. Interverrà, nella sala Muccioli, alle 19, Silvio Martinello, ex campione del mondo di ciclismo su pista e telecronista Rai. L’appuntamento è di risonanza nazionale e allora niente di più pertinente che renderlo a tutti con un’interessante iniziativa dedicata al grande campione, nato in terra mantovana nella piccola frazione di San Nicolò Po, il 14 ottobre 1902, e che la Gazzetta dello Sport soprannominò la “locomotiva umana”. «Suddivisa in più ambienti, la mostra accoglie le più significative testimonianze della carriera del ciclista e di direttore sportivo – spiega commosso il nipote – fotografie in bianco e nero, articoli di giornale, diplomi, il tandem con il quale il padre Attilio e lo stesso Learco si recavano al lavoro negli anni ’20, la riproduzione di alcune maglie indossate e conquistate in prestigiosi campionati, compresa la prima maglia rosa nella storia del Giro d’Italia indossata nel 1931, la bicicletta che lo portò alle sue vittorie negli anni ’30, persino la ricostruzione, all’ingresso della Torre civica, del salottino milanese dove il campione faceva firmare i contratti ai ciclisti, dopo il suo ritiro dalle corse. Learco Guerra, si ricorderà, divenne anche un apprezzato costruttore di biciclette, commissario tecnico della Nazionale italiana e successivamente uno dei migliori direttori sportivi. Nel palmarès tra le 85 vittorie spiccano 5 Campionati italiani su strada consecutivi (dal ’30 al ’34), l’unico Campionato del Mondo disputato a cronometro di 172 km del 1931, la Milano-Sanremo del 1933 e il Giro di Lombardia del 1934. Sempre ai Mondiali su strada si piazzò anche due volte secondo e al Giro d’Italia fu il primo ad indossare la Maglia Rosa nel 1931 vincendo la tappa inaugurale Milano-Mantova dell’edizione di quell’anno che istituiva appunto il simbolo del primato. Nel 1934 si aggiudicò la classifica finale della corsa rosa vincendo 10 tappe». «E’ per noi motivo di orgoglio ospitare un’esposizione così prestigiosa – spiegano il primo cittadino Galeotti e l’assessore Betteghella – l’iniziativa rientra nell’ambito della manifestaione ciclo-turistica non competitiva “Giro dei Prati Stabili”, interrotta per il coronavirus. Abbiamo deciso di sospendere l’iniziativa, ma non la mostra». L’esposizione rimarrà aperta domani, il mattino dalle 10.30 alle 12.30 e il pomeriggio dalle 16 alle 18.30, e domenica con gli stessi orari. Alla presentazione della mostra, curata dallo Sci Club di Marmirolo, era presente anche il Comandante della locale stazione dei Carabinieri, Maresciallo Stefano Dini.