Parchi solari in cave dismesse, via all’intesa per rinnovabili e agricoltura sociale

MANTOVA – Contro il caro bollette che pesa su imprese e famiglie nasce la prima partnership per trasformare le cave dismesse esaurite o non più attive in parchi agro-voltaici, con sistemi che integrano impianti di produzione di energia solare e coltivazioni agricole. E’ quanto emerge dall’accordo siglato da Coldiretti, la più importante associazione di imprese agricole a livello nazionale ed europeo, con Anie Rinnovabili (Associazione confindustriale di aziende del settore dell’energia da fonti rinnovabili elettriche), Anepla (Associazione nazionale confindustriale alla quale aderiscono le imprese del settore estrattivo) e Consorzio Cascina Clarabella (Consorzio di cooperative sociali che svolgono attività sostenibili per la cura e il reinserimento sociale e lavorativo di persone con disagio psichico e/o socialmente  svantaggiate). L’obiettivo è favorire la transizione energetica verso un modello energetico più sostenibile e rispettoso dell’ambiente e creare nuove aree di coltivazione, con finalità sociali. Anepla valuterà le aree idonee alla riconversione e una volta individuate Anie Rinnovabili si occuperà della progettazione selezionando le tecnologie innovative per la realizzazione degli impianti fotovoltaici senza compromettere l’utilizzo agricolo dei terreni, mentre Coldiretti e Cascina Clarabella individueranno i progetti sociali di agricoltura e allevamento da destinare sui terreni. Alla base di tutto c’è la collaborazione con le comunità locali affinché gli interventi di valorizzazione delle cave abbiano ricadute economiche e sociali positive per i territori coinvolti. In Italia le cave dismesse sono in crescita – spiega Coldiretti – e hanno superato quota 14mila su tutto il territorio nazionale e molte si prestano a ospitare impianti solari. Si tratta di un trend iniziato con la crisi del settore edilizio, che ha visto ridurre i dati delle quantità estratte, in particolare per sabbia e ghiaia”.