MANTOVA Insistenti messaggi con richieste d’incontri e reiterati appostamenti sotto casa o fuori dal luogo di lavoro della ex fidanzata. Con l’accusa di stalking era così finito nuovamente a giudizio A.P., un 49enne di Mantova, non nuovo a simili capi d’imputazione. Un recidivo che già qualche anno fa era stato arrestato per il medesimo reato perpetrato sempre ai danni della medesima persona, una 50enne residente a San Giorgio, e che per tali fatti aveva racimolato un anno e quattro mesi di reclusione. In quella circostanza l’uomo aveva fatto irruzione a casa della ex forzando la porta d’ingresso del condominio in cui la donna viveva. E una volta giunto sul pianerottolo dell’appartamento, visto che quella non aveva nessuna intenzione di aprire, aveva sfondato la porta a calci. A bloccarlo erano stati gli uomini della questura prontamente intervenuti sul posto dopo la segnalazione della vittima. I fatti a lui contestati stavolta sarebbero occorsi tra il 9 giugno ed il 31 agosto dello scorso anno. Nel 2016 l’uomo era aveva ricevuto anche un ammonimento del questore ma inottemperante al provvedimento aveva perseverato nella sua condotta persecutoria. Un comportamento questo che gli era costato alla fine l’applicazione di una misura cautelare. Ieri a carico del 49enne una nuova sentenza; il giudice per l’udienza preliminare Matteo Grimaldi lo ha infatti condannato con rito abbreviato a due anni di reclusione.
Perseguita di nuovo l’ex fidanzata, stalker recidivo condannato a 2 anni
L’uomo era già finito in manette per lo stesso tipo di reato