Perseguita l’ex per oltre un anno: 44enne si becca 2 anni e 8 mesi

CASTEL GOFFREDO Non era riuscito ad accettare di essere stato lasciato dalla sua convivente, e con il passare del tempo la fine di quel rapporto era diventata un’ossessione che aveva fatto ricadere sulla sua ex con pedinamenti, appostamenti davanti a casa della donna e nei pressi del suo posto di lavoro, messaggi e altri comportamenti che avevano determinato un forte stato d’ansia per la sua ex.
Per questi fatti, avvenuti in un arco di tempo di 13 mesi dal maggio 2019 al giugno 2020, è finito a processo per stalking Matteo Luigi Gobbi, un 44enne di Castel Goffredo, che ieri è stato condannato in primo grado a due anni e 8 mesi di reclusione e al pagamento di una provvisionale di 8mila euro alla vittima degli atti persecutori, una 49enne che si è costituita parte civile con l’avvocato Roberto Cuva.
Secondo quanto ricostruito dalla pubblica accusa, il 44enne, attualmente sottoposto alla misura di custodia del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, avrebbe messo in atto una lunga serie di comportamenti ritenuti atti persecutori nei confronti della 49enne dopo che questa lo aveva lasciato. Pedinamenti e appostamenti davanti alla casa e ai luoghi che la donna frequentava per lavoro e anche nel tempo libero. Comportamenti che si sarebbero intensificati con il passare dei mesi, quando la 49enne aveva iniziato a frequentare un altro uomo.
Uno stillicidio andato avanti per oltre un anno che avrebbe coinvolto anche familiari e conoscenti della 49enne, e al quale aveva messo fine la querela della donna, che aveva di fatto aperto un provvedimento per un cosiddetto “codice rosso”. Ieri la conclusione del processo con la discussione in aula. Il pm Lidia Anghinoni ha concluso la propria requisitoria chiedendo una condanna a due anni e 8 mesi di reclsuione per il 44enne; richiesta cui si è associato l’avvocato di parte civile che ha chiesto un risarcimento di circa 30mila euro. Gli avvocati Marina Alberti e Roberta Gaburri, difensori dell’imputato, hanno invece chiesto l’assoluzione per il porpiro assistito. Il giudice Enzo Rosina ha accolto la richiesta del Pm e stabilito una provvisionale di 8mila euro per la parte civile. Motivazioni della sentenza entro 90 giorni.