Pescatori abusivi e armati, nei guai in tre. Intervento della Polizia

Due tedeschi e un lettone sorpresi senza licenza sul lago Superiore sono stati denunciati

MANTOVA  Erano andati a pescare senza licenza, ma soprattutto armati di un machete e di una carabina ad aria compressa detenute irregolarmente. Nei guai sono così finiti tre pescatori abusivi stranieri. Si tratta di E.K., 34enne cittadino lettone e di due tedeschi, A.V., 41 anni e B.V. 49enne. I fatti risalgono a domenica scorsa. Tutto nasce dai controlli eseguiti nella mattinata dalle guardie ecologiche volontarie, in perlustrazione nella riserva naturale del Parco del Mincio, sul lago Superiore nei pressi delle ex Cave Zanetti. Gli operatori hanno quindi notato i tre intenti a pescare con l’uso di sei canne. Alla richiesta di esibire la licenza, il gruppetto dichiarava di esserne sprovvisto, circostanza per cui veniva comminata loro una sanzione pecuniaria da 360 euro, oltre al sequestro del materiale da pesca. Ma la vicenda era ben lontana dall’esaurirsi con una semplice multa. All’atto dell’ispezione le guardie hanno infatti rinvenuto vicino al camper dei tre pescatori una scatola di piccolo munizionamento ed un machete lungo quasi 50 centimetri, ragion per cui hanno chiesto l’intervento della Polizia. Sul posto interveniva quindi una pattuglia della Squadra Volante; al loro arrivo gli agenti hanno quindi sottoposto ad ulteriore controllo i tre pescatori, recuperando l’arma da taglio ed anche una carabina ad aria compressa marca Diana 27, con relativo munizionamento, quest’ultima da considerare una vera e propria arma, per il cui possesso è necessaria un’apposita autorizzazione amministrativa, che naturalmente i tre non avevano. Accompagnati negli uffici della questura sono quindi stati denunciati per il reato d’introduzione di arma senza la prescritta autorizzazione nello Stato Italiano, mentre la carabina, la scatola di pallini di piombo ed il machete sono stati sequestrati.