MANTOVA – Questa mattina all’alba gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Mantova in collaborazione alla Sezione G.O.M. della Polizia Locale mantovana hanno arrestato M.V., cittadino italiano di 19 anni, pluripregiudicato malgrado la giovane età, per il reato di rapina in concorso con altri giovani complici.
M.V., infatti, era stato riconosciuto, senza ombra di dubbio, da una delle vittime rapinate durante l’individuazione fotografica avvenuta negli Uffici della Squadra Mobile di Piazza Sordello.
Una delle vittime, lo scorso 26 gennaio, mentre passeggiava con degli amici sul Lungo Lago di Porto Catena, era stata avvicinata da M.V. e da altri due giovani, che con violente minacce riuscivano a rapinare al malcapitato il cellulare, il giubbino ed una indeterminata quantità di denaro in contante.
Gli Investigatori della Polizia di Stato, dalle analisi delle altre denunce presentate in Questura per rapine avvenute con le stesse caratteristiche e con lo stesso modus operandi, sono riusciti a risalire ad alcuni elementi di questa “Baby Gang”: pertanto, tramite lo strumento del riconoscimento fotografico al quale sono state sottoposte le vittime – anch’esse giovanissime – è stato possibile individuare M.V. quale elemento di spicco di questa cosiddetta “banda minorile”.
A seguito dell’informativa inviata all’Autorità Giudiziaria competente, il Tribunale di Mantova, su richiesta del Pubblico Ministero, ha emesso a carico di M.V. un’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere, in relazione anche ai suoi numerosi precedenti specifici oltre che per la sua pericolosità sociale. Nella stessa mattinata di oggi costui è stato individuato, fermato e trasferito presso la Casa Circondariale di via Poma a Mantova.
Gli Agenti della Squadra Mobile stanno ora effettuando ulteriori indagini al fine di consegnare alla Giustizia anche gli altri soggetti che hanno negli ultimi tempi commesso rapine nella nostra Città.
“Si tratta di un importante risultato investigativo – ha sottolineato il Questore Paolo Sartori – ottenuto grazie alla minuziosa attività di verifica e di audizione dei testimoni, effettuata dalla Squadra Mobile con il coordinamento della Procura della Repubblica unitamente al G.O.M. della Polizia Locale. In questo contesto anche gli altri episodi simili avvenuti recentemente in Città sono stati chiariti, e speriamo di assicurare presto alla Giustizia anche gli altri giovani criminali”.