Piscina Dugoni salva ma costosa quanto i circoli più esclusivi della città, la critica della minoranza

MANTOVA –  Il primo obiettivo, quello di salvare la piscina comunale Eugenio Dugoni dalle cattive acque in cui si era infilato il precedente gestore – Sport Management – a causa dei debiti accumulati negli anni con la gestione di tanti impianti natatori sparsi nel nord Italia è andato in porto. Al suo posto è entrato di diritto il colosso spagnolo Forus, leader nella gestione dei centri natatori di Spagna e Portogallo che ha acquisito il ramo d’azienda della società veronese e, quindi, la gestione dei contratti di una ventina di piscine comunali. Quella mantovana verrà gestita sino al 2030 in forza di una proroga contrattuale concessa nel 2014 dal Comune di Mantova. «Ad alzare la voce però – commenta il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale Pierluigi Baschieri – sono stati in questi giorni i tanti utenti tornati a popolare lo storico impianto di viale Monte Grappa, trovatisi di fronte a tariffe per nulla calmierate e molto vicine alle quote che pagano i mantovani che scelgono circoli estivi più esclusivi per trascorrere i momenti di relax durante l’estate.
Niente abbonamenti estivi per gli spagnoli che hanno costruito delle politiche di marketing che, a loro volta, hanno spiazzato gli habitué della Dugoni.
Abbonamenti mensili solo per le giornate feriali (49,90 euro al mese) e poi 5,10 euro pentrate dal venerdì alla domenica, esclusi ombrelloni e lettini che vengono a costare 5 euro al giorno. Senza contare i 15 euro richiesti a titolo di iscrizione e i 36 euro di certificato medico.
Nella sostanza un frequentatore assiduo del centro natatorio comunale verrebbe a spendere da solo circa 260 euro per un solo mese di frequentazione. In due mesi si raggiungerebbero oltre 500 euro di spesa. Troppo costoso se poi si aggiungono anche i familiari. «Non sono per nulla stupito – continua Baschieri – di queste politiche di prezzo aggressive; il mondo dopo la pandemia è cambiato e l’inflazione è oggi a livelli record. Il nuovo gestore sicuramente avrà fatto i suoi calcoli, ma il rischio concreto è che la piscina Dugoni non sia più il centro estivo per tutti i mantovani visto l’aumento considerevole dei costi. La crisi economica e sociale del momento costringerà tanti mantovani a rinunciare alle agognate vacanze. È da mesi che chiedo di ricevere il contratto di concessione stipulato dal Comune di Mantova e dalla società Forus, dato che non l’ho ancora ricevuto deduco che non sia ancora stato stipulato. L’assessore alla sport, nonché sindaco della città di Mantova, dove è finito in questa partita? Non può rimanere in tribuna a fare lo spettatore. Servono tariffe calmierate per alcune categorie che non possono permettersi altro che la piscina comunale e il Comune deve fare la sua parte.
Impossibile dunque non interrogare Palazzi e la sua giunta su questa vicenda a cui tengono tanti mantovani».