Pochi posti auto? Il Comune ci fa il business

MANTOVA Lo chiedevano i commercianti e le minoranze hanno rilanciato la proposta alla giunta, che però ha stoppato l’istanza con lo sbarramento del voto consiliare. È così naufragata la mozione tesa a rendere gratuita la sosta domenicale e nelle festività natalizie avanzata ieri sera in consiglio. «La sosta in molte aree della città è già gratuita nei festivi, e restano a pagamento solo gli stalli ricompresi nella Zona 1 più centrale», ha ribattuto l’assessore alla partita  Iacopo Rebecchi.
Ma le frecciate al curaro sono arrivate soprattutto dai banchi di Forza Italia – che peraltro vedevano nel suo consigliere  Andrea Gorgati il primo firmatario della mozione. Il capogruppo  Pier Luigi Baschieri ha realizzato uno screening della disponibilità di posti auto traendone le conclusioni sul versante economico: per il Comune quello dei parcheggi è diventato un business cui via Roma non vuole né può rinunciare.
Presti fatti i conti. Sono 1.704 i posti auto tariffati a 1,70 euro all’ora; 1.554 quelli a 1,30 e 460 quelli a 80 cent.
Quasi 1.000 sono i posti gratuiti, ma tutti decentrati, e 803 quelli in istruttoria non ancora resi disponibili. Solo 803 quelli resi da parcheggi in struttura. Al netto dei posti per bus turistici, e includendo anche i posti riservati a invalidi e motocicli, Mantova ha una disponibilità di 17.466 posti auto, in buona parte a pagamento.
Senza mettere in conto gli introiti da pass (sia quelli di accesso che quelli per le strisce blu), che il Comune riceve attraverso l’Aster, quello che via Roma deriva dal sistema della sosta è insomma un vero tesoretto, difficilmente sacrificabile in ragione di una presupposta rivitalizzazione della città. Le sole entrate dai parcometri nei festivi superano abbondantemente i 200mila euro l’anno.
La contropartita, evidenzia ancora Baschieri, sta nel rigido sistema “vessatorio” delle multe, il cui budget annuale è stato elevato da 2,6 milioni del mandato  Sodano a 5,2 milioni del mandato  Palazzi. Soldi pronti e tanti, se via Roma li incassasse, dato che il bilancio conta ormai 10 milioni di arretrati non riscossi a rischio di inesigibilità.