Polemiche dal Pirellone a Mantova: la Cappellari replica al Pd sulla questione sanità

Il consigliere regionale Cappellari

MANTOVA «E’ ormai evidente che la campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Mantova è iniziata con largo anticipo e il Pd mantovano inizia il “pronto soccorso”, evidentemente timoroso che il confronto sul tema elettorale per il Comune di Mantova si occupi dei problemi veri della città». Non si è fatta attendere la risposta del consigliere regionale della Lega, Alessandra Cappellari, alle critiche mosse ieri dalla collega del Pd Antonella Forattini e dal segretario provinciale dei Democratici Marco Marcheselli. «L’insistenza sui temi della sanità è a dir poco patetica – rimarca la Cappellari -. La direzione generale dell’azienda ha già chiarito la portata e la natura della riduzione delle attività consultoriali e ospedaliere che, comunque, non sono assolutamente differenti da ciò che viene fatto da diversi anni». Secondo l’esponente della Lega il vero problema riguarda le pratiche attuate dai precedenti governi in tema di programmazione dell’accesso alle scuole di formazione per le lauree e per le specializzazioni sanitarie. «Tema sul quale il Pd non risulta certo estraneo, dato che ha contribuito in modo determinante alla medesima programmazione. Quanto alla sanità emiliana – dice -, riconosciuto l’ottimo livello raggiunto dai medici e dagli infermieri di quella regione, peraltro paragonabile a quello di Veneto, Lombardia e delle altre regioni del Nord, anche nelle recenti elezioni territoriali locali i cittadini hanno finalmente chiarito che i problemi da affrontare sono quelli delle comunità locali e non a caso hanno già decretato robusti segnali di cambiamento, anche in luoghi storicamente “rossi”. Ma del resto il Pd si mostra come sempre abilissimo nello spostare l’attenzione pubblica su problemi inesistenti affinché non si parli del vero scandalo a firma rossa, quello indecente e vergognoso riguardante la gestione degli affidi in terra emiliana, proprio alle porte della nostra città». Il riferimento è ovviamente all’inchiesta “Angeli e demoni” che sta facendo luce sulla “tratta” dei bambini tolti alle famiglie e dirottati in casa-famiglia o dati a coppie affidatarie su indicazioni dei servizi sociali. Come noto, il sindaco di Bibbiano, Andrea Carletti del Partito Democratico, è finito agli arresti domiciliari ed è indagato per abuso d’ufficio e falso ideologico. «Il Pd sa bene che dovrà confrontarsi seriamente sul modello di sviluppo della città di Mantova, sui problemi della sicurezza dei cittadini, della vivibilità dei quartieri, dei beni pubblici, del rapporto con le forze produttive, del lavoro che manca, di un turismo mordi-fuggi che non è volano di un capoluogo che merita il meglio, di un modello di sviluppo che possa agganciare la nostra città a motori regionali ed extraregionali – termina la leghista -. La Sanità mantovana, pur con i suoi problemi e le difficoltà quotidiane comuni a tante altre città, riesce comunque a garantire risposte congrue ai bisogni di salute dei cittadini. I veri problemi risiedono altrove, quelli che il Pd tenta scientemente di occultare».

Matteo Vincenzi