Basket A2 femminile – MantovAgricoltura blinda Giulia Monica

Giulia Monica
Giulia Monica

San Giorgio Nuova conferma in casa San Giorgio:  Giulia Monica vestirà la casacca di MantovAgricoltura anche nella prossima stagione 2019/2020, che vedrà la formazione mantovana in Serie A2. Parmigiana, classe 1987, ruolo di guardia, Giulia vanta anche un’esperienza negli Stati Uniti. Ha poi militato per sei anni nel Cavezzo, fino alla chiamata da Alpo. A San Giorgio approda nel 2016. Qui vince il campionato di Serie C e di Serie B.
Giulia Monica è stata una delle principali protagoniste di tutto il campionato classificandosi come capocannoniere indiscussa con una media di 17.5 punti per partita.
«Sono molto felice della promozione che ci siamo guadagnate – spiega – . Ci credevo fin dall’inizio, non lo nego, anche se sapevo che sarebbe stato difficile. Nonostante gli imprevisti e gli ostacoli, siamo riuscite a tirar fuori tutto quello che avevamo dentro. È stato un anno incredibile, ricco di soddisfazioni in cui ci siamo unite ancor più di prima, sostenendoci a vicenda in quest’anno difficile». Sulla nuova avventura in A2, Giulia così si esprime: «Sinceramente non ho aspettative, sarà sicuramente dura perchè sarà una nuova esperienza per noi come squadra. Alcune di noi non hanno mai partecipato a questa categoria, però abbiamo un sacco di voglia, grinta e siamo coese, anche se forse non siamo professioniste come altre corazzate. Abbiamo tanta voglia, ma servirà anche tanto impegno per riuscire a conciliare tutto il resto. Ci teniamo un sacco, vogliamo fare del nostro meglio. Alla fine speriamo che il campo parli per noi in senso positivo. Siamo pronte per un campionato che sì, sarà difficile, ma cercheremo di farci trovare pronte». Lei, comunque, conosce la categoria: «Sono felice di tornare in A2, nonostante il mio assetto personale di vita sia cambiato: prima conciliavo studio e basket, ora concilierò lavoro-basket, ma non vedo comunque l’ora. Siamo cariche e non vediamo l’ora che arrivi il primo giorno di allenamento. I nostri motori non si sono mai spenti».