Restituita una parte delle antiche Pescherie alla città

MANTOVA 24Dopo tre anni di restauri, vengono restituite per la prima volta alla città le antiche Pescherie di Giulio Romano. L’artista fu “prefetto delle fabbriche gonzaghesche e Superiore delle strade” ai tempi di Federico II Gonzaga che, tra il 1536 e il 1546, le realizzò sui due lati del ponte medievale di San Domenico sopra il Rio, il canale che scorre attraverso la città.

Le Pescherie, di proprietà del Comune di Mantova, sono costituite da due loggiati che si fronteggiano. Sarà una sorpresa per gli stessi mantovani: le Pescherie sono un simbolo dello stretto rapporto della città con l’acqua. Giulio Romano decise, infatti, di spostare le Pescherie da una zona poco salubre a questo “ponte abitato” nel cuore della città da cui si godono una vista e un paesaggio eccezionali.

La prima parte della ristrutturazione completata è stata inaugurata venerdì 23 ottobre dal sindaco Mattia Palazzi, dal presidente degli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani Italo Scaietta, dal presidente della Fondazione Le Pescherie Paolo Corbellani e da altri. Ha parlato anche il progettista Giorgio Sebastiano Bertoni, mentre il momento inaugurale è stato accompagnato dal concerto con le musiche di Stefano Gueresi eseguite in quartetto da Carlo Cantini e Luca Bertazzi al violino, Massimo Repellini al violoncello e Martina Bonaldo alla viola, appuntamento realizzato in collaborazione con gli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani e dall’Associazione Stefano Gueresi.

Fino a trent’anni fa erano ancora fruibili. Rinascono grazie al restauro della Fondazione Le Pescherie di Giulio Romano, tramite Art Bonus e all’intervento di privati. Il restauro non è stato ancora completato del tutto, ma permette la discesa interna fino alla riva del Rio.

Sabato 24 e domenica 25 ottobre, e nel week end successivo, il cantiere sarà aperto a tutti in occasione dell’evento le “Vie dei Tesori”.

Il primo lotto costa 600 mila euro. Fino ad ora sono stati spesi 420 mila euro. Per completare la ristrutturazione mancano 780 mila euro. Alla fine dei lavori, i costi dell’intervento ammonteranno a 1 milione e 200 mila euro.

Si cercano altri finanziamenti. “Il Comune di Mantova – ha annunciato Palazzi – la prossima settimana darà un ulteriore contributo di 50 mila euro alla Fondazione Le Pescherie”.

 

Nei locali rimessi a nuovo si entra dal civico 20 di via Pescheria. A destra si trova l’ascensore ancora da collaudare, e a sinistra si apre il locale che fu della vecchia cabina elettrica della Bresciana e poi dell’Enel, dove verrà aperta la Caffetteria. Grazie ad una scala si può scendere alle antiche cantine che ospiteranno il bagno. Dalla sala ogivale si percorre una scaletta che, permette di scendere dal piccolo dislivello per giungere al pontile, dove attraccavano le barche.

E’ un angolo molto suggestivo sul Rio. Percorrendo la riva del canale si potrà passare sotto il ponte nel percorso che va alle Beccherie. Più a valle si trova una spiaggetta di sassi che corre verso l’acqua, il luogo dove si mettevano le lavandaie a fare il bucato e a risciacquare i panni.

Continuano il giro nell’edificio, si incontra il piano nobile che accoglierà l’antibagno, il bagno e un ufficio, poi ci sarà la sala delle Capriate, 95 metri quadrati destinati a eventi culturali, convegni e concerti.