Rispunta Ocno, dubbi sulla rimozione corretta

MANTOVA Anche se colpito e affondato, l’arcipelago Ocno continua a far discutere e ad alimentare perplessità. Il vice presidente del consiglio comunale  Tommaso Tonelli ha presentato un’interrogazione ponendo l’attenzione sulle procedure di rimozione dello stesso. “In data odierna ho depositato un’interrogazione a risposta scritta che allego al fine di approfondire sulla corretta rimozione dell’Arcipelago di Ocno, costato 185.000,00 euro e installato nel corso del 2016 per poi essere lasciato al proprio destino e rimosso nel 2018. Nell’interrogazione si evidenziano le prescrizione che Arpa Lombardia ha imposto in fase di istallazione e di rimozione in considerazione al fatto che il Lago Inferiore è altamente inquinato e inserito nel Sin. L’Arcipelago di Ocno, è l’emblema di questa amministrazione insieme alla Domus dalla stessa completata e inaugurata, ai finti cannocchiali posizionati sulle rive del Lago Inferiore e a molte altre opere inutili o male eseguite come le pavimentazioni di Piazza Salvo d’Acquisto e di Viale Partigiani, divenute ormai un ostacolo alla sicurezza dei pedoni”.
L’attenzione di Tonelli è soprattutto rivolta alla rimozione dei blocchi di cemento che tenevano ancorata la struttura e dove questi sono stati collocati e se sono stati successivamente smaltiti e con quali accorgimenti rispetto alle normative sui rifiuti. Infine, Tonelli chiede dove siano conservate le parti ancora esistenti dell’arcipelago.