MANTOVA – Brutto inizio di giornata per un 43enne residente nel trevigiano, titolare di un’attività di acconciatore di corso Vittorio Emanuele II a Mantova, infatti un controllo congiunto di Polizia Locale e ATS Val Padana ha portato all’immediata chiusura dell’esercizio. Il tutto è accaduto giovedì scorso quando il personale ispettivo ha effettuato un sopralluogo all’interno di un negozio di parrucchiere, scoprendo l’assenza della persona avente i requisiti tecnici professionali indispensabili per lo svolgimento dell’attività oltre a una scarsa igiene dei locali che risultavano sporchi e caratterizzati da una alquanto spiacevole mistura di resti di cibo, alimenti confezionati, prodotti cosmetici e addirittura contenitori per i rifiuti. Ancor più sorprendente è stato trovare all’interno del negozio una sorta di “mini cucina” attrezzata con elettrodomestici quali microonde e friggitrice per la preparazione di cibi nonché una postazione con tavolino per il consumo delle pietanze, insomma una sorta di vera e propria “zona ristoro”. Nei locali mancava anche la documentazione tecnica attestante la messa a norma degli impianti elettrico, termico e di condizionamento così come il protocollo di sanificazione degli ambienti e sterilizzazione dello strumentario utilizzato per taglio, tintura e piega. Sono tutt’ora in corso verifiche per quanto riguarda il possesso di regolari contratti di lavoro da parte dei dipendenti in servizio nell’attività. Elevate sanzioni per un ammontare di circa 600 euro oltre all’immediata chiusura del parrucchiere almeno fino ad avvenuta regolarizzazione.