Stalking ai vicini di casa: a processo 36enne ricoverato alla Rems

MANTOVA – Quando era finito davanti al giudice per atti persecutori nei confronti della madre, era stato riconosciuto incapace di intendere e volere ed era stato quindi pronunciato il non luogo a procedere. Ieri però è stato rinviato a giudizio per una analoga vicenda di stalking, in questo caso nei confronti di una coppia di vicini di casa. Questo perché la perizia che a suo tempo aveva riconosciuto incapace di intendere l’imputato, un 36enne residente in provincia e difeso dall’avvocato  Luca Faccin, era relativa al 2019, periodo in cui si erano svolti i fatti che vedevano vittima la madre, mentre quelli nei confronti dei vicini di casa sarebbero accaduti tra il 2017 e il 2019. Per questo motivo ieri il gup  Beatrice Bergamasco ha rinviato a giudizio il 36enne, attualmente ricoverato alla Rems di Castiglione, fissando la prima udienza del processo per il prossimo 6 novembre. Secondo l’accusa l’uomo avrebbe più volte minacciato la coppia di vicini che avevano protestato perché ascoltava musica a tutto volume ad ogni ora del giorno e delle notte.