Stalking, parla la vittima: 10 messaggi di minacce al giorno dal mio ex per due anni

MANTOVA – Lontano dagli occhi, un po’ meno dal cuore, sicuramente non era lontano dal cellulare l’imputato di un processo per maltrattamenti e stalking entrato nel vivo del dibattimento ieri, quando la persona offesa, che si è costituita parte civile con l’avvocato Maddalena Grassi è stata sentita come testimone. Questa era stata messa alla porta il giorno che era arrivato a casa la lettera che ufficializzava la separazione tra i due. Da allora, era il giugno 2021, per circa due anni, era iniziato un vero e proprio stillicidio per la donna: “mi mandava messaggi in continuazione – ha raccontato ieri -; una decina al giorno in media, carichi di insulti e minacce, in molti casi anche di morte. Avevo paura, si sentono certe cose al giorno d’oggi alla Tv – ha continuato la donna -; così ho dovuto lasciare il lavoro che avevo e sono tornata al Sud per stare da mia madre. Ma anche lì stavo attenta a non incontrare i suo parenti e quelle volte che lui li veniva a trovare io me ne stavo chiusa in casa”. All’origine della decisione della donna di separarsi ci sarebbero diversi episodi di violenza domestica confermati a seguire dalla testimonianza della figlia della coppia. Il processo proseguirà nei prossimi mesi.