Stessa donna contesa, tra marito e amante finisce a coltellate

MANTOVA Stando alla ricostruzione inquirente si sarebbero ritrovati nello stesso posto, ma nel momento sbagliato. Lui, lei e l’altro; una pericolosa relazione amorosa a tre deragliata però in un duello a colpi di lama. A prendersi reciprocamente a coltellate infatti, nel tentativo di contendersi l’unica donna del trio, il marito e l’amante di lei. Sul banco degli imputati, circa l’ipotesi di lesioni personali aggravate, erano quindi finiti rispettivamente, un 43enne tunisino e un 34enne albanese. I fatti a loro ascritti risalgono al 20 febbraio 2017 quando, nell’appartamento di Castelbelforte occupato in quel momento dalla sola donna – una 45enne anch’essa cittadina tunisina – si erano trovati uno di fronte all’altro i due uomini. Il marito, in precedenza allontanato da casa dalla coniuge, invitato dalla stessa per aiutarla ad effettuare un trasloco ma con la sorpresa dell’amante presente. A quel punto gli animi tra i contendenti si erano immediatamente surriscaldati, complice anche la giustificazione della moglie che agli occhi del marito aveva riferito di essere stata vittima di un tentativo di violenza sessuale da parte dell’albanese, e in breve quindi dalle parole si era passati alle vie di fatto. Un litigio sfociato in vera e propria aggressione fisica con l’amante che, afferrato per primo un coltellaccio da cucina, non aveva esitato ad attingere il rivale più volte a un gluteo. Di contro il coniuge tradito, sfilata a sua volta l’arma bianca al proprio aggressore, era riuscito a ribattere ferendo l’altro a un polso. Entrambi, erano così finiti in ospedale, il primo con una prognosi di 35 giorni, il secondo di 22 giorni. Ieri mattina, innanzi al giudice Alessia Perolio, era attesa la 45enne contesa per rendere la propria versione dei fatti; ma anche in siffatta ultima occasione, come già occorso più volte in passato, benché convocata coattivamente a comparire la donna non si è presentata in tribunale. Una volta sarebbe stata impossibilitata a presenziare perché ricoverata in ospedale, mentre le altre sarebbe risultata domiciliata prima a Verona e poi nel Bresciano, ma di fatto sempre irreperibile. Per questo la seduta è stata aggiornata al prossimo 4 luglio.