Traffico di droga, stangato sodalizio criminale attivo anche a Mantova

Il tribunale di via Poma

MANTOVA A ottobre dello scorso anno la Squadra Mobile della questura di Brescia aveva stroncato un remunerativo traffico di sostanze stupefacenti, gestito da due fratelli magrebini. Nel corso dell’operazione, conclusasi dopo mesi di pedinamenti e intercettazioni, erano state quindi emesse dodici ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di nove cittadini marocchini, due albanesi e un italiano. Undici quelle eseguite, visto che il maggiore dei fratelli a capo dell’organizzazione risultava latitante. L’altro ieri il Tribunale di Brescia ha emesso alcune condanne a carico di sei degli imputati che a suo tempo avevano scelto di avvalersi del giudizio con rito abbreviato. La pena più pesante è stata comminata al capo del sodalizio, il fratello minore, condannato a 9 anni di reclusione. Per gli altri invece pene comprese tra i 4 anni e gli 8 anni e 10 mesi. Il pubblico ministero Carlo Pappalardo aveva avanzato richieste di condanna variabili dai 4 ai 14 anni. Gli inquirenti avevano accertato che l’attività criminale ruotava attorno a un circo privato di Lonato, dove venivano conclusi gli affari con fornitori e clienti all’ingrosso, che arrivavano da Trento, Trieste, Mantova e Verona, ai quali, tra maggio e dicembre del 2018 erano stati ceduti a più riprese, oltre 50 chili di droga, in particolare cocaina.