Truffa milionaria: assicuratore indagato

MANTOVA Conti correnti, alcuni dei quali facevano capo ad aziende di Milano, e una cassetta di sicurezza a Mantova all’interno della quale c’erano orologi e penne di pregio. Ammonta a un valore complessivo di 400mila euro quanto sequestrato dalla Guardia di Finanza di Civitavecchia a un assicuratore 54enne di Mantova coinvolto nell’indagine su una truffa da 19 milioni di euro ai danni della Fondazione Cassa di Risparmio di Civitavecchia. La cifra sarebbe quella corrispondente a una mazzetta intascata dal 54enne, che è indagato per truffa aggravata, corruzione tra privati oltre che per reati di natura fiscale. Gli stessi reati vengono contestati anche a un professionista di Tolfa (Roma), anche lui destinatario di un ordine di sequestro per circa 600mila euro (sono stati messi i sigilli ad alcuni immobili tra Nuoro e Civitavecchia e auto di lusso). L’indagine delle Fiamme Gialle di Civitavecchia ha preso le mosse dalla denuncia presentata dai vertici della fondazione. La vicenda avrebbe avuto inizio nel 2015 allorquando la Fondazione cedette a Banca Intesa le quote detenute nella Cassa di Risparmio dell’importo di 19 milioni di euro, il cui provento fu reinvestito nella sottoscrizione di polizze assicurative emesse da una società di Vaduz, nel Liechtenstein, riconducibili a un broker italiano residente in Svizzera, già indagato dall’autorità giudiziaria elvetica e arrestato per truffa. In seguito alle indagini erano emerse le figure dei due professionisti. Il primo, membro del comitato investimenti della Fondazione, deputato a valutare la bontà degli impieghi, avrebbe omesso, in cambio di una tangente da 600mila euro versata dal broker, i dovuti controlli sui bilanci della società elvetica e sull’effettiva stipula di una polizza assicurativa a garanzia dell’investimento, mentre il mantovano avrebbe ricoperto il ruolo di intermediario della transazione, beneficiando per questo di una mazzetta di 400mila euro.