Turismo flop, Palazzi al contrattacco. “Il centrodestra dove vive?”

MANTOVA  “I numeri sono numeri, dice Forza Italia? Sì, i numeri sono numeri replica il sindaco. Mattia Palazzi legge diversamente le cifre che il capogruppo azzurro Pier Luigi Baschieri esibisce per sostenere che gli investimenti massicci in cultura fatti da questa amministrazione (i più consistenti in assoluto per numero di abitanti rispetto a tutti i capoluoghi d’Italia) non dànno la resa sperata. Anzi, invertono quasi la legge economica del massimo rendimento col minimo sforzo: troppi sforzi, vede Baschieri, per minima resa. Lo documenterebbe a suo dire il calo del 20% in due anni delle presenze nei musei mantovani, smentendo l’onda lunga del 2016, anno di “Mantova capitale”. “Nulla di tutto ciò – replica Palazzi -. La stessa mostra di Giulio nella giornata di Ognissanti ha portato 2.600 turisti. Ieri altrettanti, se non di più. Da due giorni la città è affollata come nei giorni del Festivaletteratura. «Non so dove vivano i consiglieri di opposizione, ma la crescita turistica è grande e si certifica nei numeri: Palazzo Te – puntualizza il sindaco – con il centrodestra al governo aveva 138mila ingressi; adesso siamo a quota 185mila. La città è affollata di turisti e non si trova addirittura dove dormire. Se solo escono di casa, se ne accorgono anche i gufi che hanno immobilizzato Mantova nei loro anni. Ma d’altronde loro sono contro tutto, contro i concerti, contro le mostre, contro le navette, contro tutto ciò che funziona solo perché non l’hanno fatto loro». Inutile negare che la querelle sta prendendo pieghe da campagna elettorale sia di qua che di là dalla barricata. Ma in tal caso Palazzi inverte le chiavi di lettura: «Più loro negano la realtà, più saranno i loro stessi elettori a non votarli, e più vanno avanti così, meglio sarà per noi». Una sfida psicologica? «Niente affatto – ribatte il primo cittadino –. I cittadini non voteranno chi in questi cinque anni, di fronte a una città che è cresciuta, ha sempre e solo detto “no”, votando contro tutto. I cittadini sono più realisti, la realtà sanno vederla, e magari votano centrodestra a livello nazionale, ma qui c’è solo un “centrodestra del no” a guida estremista. E comunque bisogna essere matti a dire che non c’è turismo con la città bombata e Palazzo Te con 80mila ingressi in più rispetto al 2015, passando per i 110mila in più dell’anno della “Mantova capitale”».