Un 25 Aprile all’insegna della Costituzione

l sindaco Palazzi si è soffermato sul valore del Testo

MANTOVA Mantova ha celebrato il 25 Aprile, il 74esimo anniversario della Liberazione antifascista con la manifestazione delle autorità, aperta ai cittadini, presso il monumento della Resistenza ai giardini di viale Piave. Nel giardino si sono riuniti presto gli schieramenti tradizionali del Picchetto del IV Reggimento Peschiera, dei labari, dei gonfaloni, delle bandiere e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad una folla di persone che si è ritrovata sulla scalinata di ingresso dell’area verde.
All’appuntamento erano presenti tra gli altri il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, il sottosegretario al ministero degli Interni Luigi Gaetti, i parlamentari mantovani Annalisa Baroni e Matteo Colanninno il prefetto Carolina Bellantoni, il questore Paolo Sartori e il comandante della polizia locale Paolo Perantoni e il magistrato Enzo Rosina. Gli altri rappresentanti delle istituzioni erano il presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti, il vicesindaco Giovanni Buvoli e la consigliere provinciale Francesca Zaltieri. Nel pubblico da segnalare l’esponente dell’Anpi Luigi Benevelli e l’ex consigliere comunale e provinciale Maria Zuccati. Nella folla campeggiavano anche le ragazze e i ragazzi delle associazioni degli scout.
La cerimonia è iniziata con l’esecuzione dell’inno d’Italia, seguito dalla santa messa al campo celebrata da don Stefano Peretti ed è proseguita con l’intervento del coordinatore del Gruppo di ricerca dei Caduti in Russia Domenico Morandi, mentre Maria Luisa Cagia ha letto una preghiera. I discorsi ufficiali sono stati tenuti dall’esponente dell’Anpi Eugenio Camerlenghi e dal sindaco Palazzi. Dopo avere letto le storie e le testimonianze di deportati, il primo cittadino ha ricordato che la Costituzione italiana è nata tra le macerie ed ha ridato all’Italia la democrazia e la libertà. “Per questo – ha detto – Vanno respinti oggi tutti i tentativi di revisionismo e di ritorno al passato”.
Al termine il pubblico ha assistito alla deposizione delle corone da parte delle istituzioni, all’inno del Piave, alla preghiera e alla benedizioni dei defunti e al silenzio fuori ordinanza.
La cerimonia è proseguita al Famedio, in Largo XXIV Maggio. Anche in questo caso le autorità hanno deposto la corona e si è suonato l’inno del Piave. Quindi sono stati benedetti i defunti.
Le commemorazioni sono proseguite alla Sinagoga di via Govi con la lettura dei nomi dei deportati mantovani scomparsi a cura del professor Emanuele Colorni che ha rivolto un appello ai giovani di non dimenticare il sacrificio delle persone morte nei campi di concentramento. All’incontro era presente nel pubblico anche l’onorevole Andrea Dara. A causa del maltempo il concerto del pomeriggio in piazza Mantegna della Banda Città di Mantova è stato annullato.