Vaccini, dietrofront: da martedì riapre l’hub alla Grana Padano Arena

MANTOVA –  Scusate ci siamo sbagliati, si torna indietro. Sono passati esattamente 14 giorni dalla chiusura dell’hub vaccinale della Favorita alla Grano Padano Arena, che Asst ha deciso di riaprirlo a partire da martedì. Dunque, lo spostamento in via dei Toscani alla Palazzina 10 non ha convinto più di tanto, anche se proprio giovedì avevano addirittura iniziato a montare i gazebo esterni per proteggere dalle intemperie. Troppi disagi, troppe code, troppa confusione considerando anche la corsia per l’antinfluenzale che con un po’ di buonsenso poteva essere smistata altrove. Insomma, si torna all’antico con l’attività vaccinale anti-Covid che si sposterà dalla struttura di via dei Toscani al Grana Padano Arena. Asst ha scelto di allestire nuovamente l’hub vaccinale La Favorita per poter fare fronte alla ripresa dell’ondata pandemica a cui si è assistito negli ultimi giorni e alle numerose richieste di vaccino, legate alla somministrazione della terza dose, da parte della popolazione.

Alla luce della nuova situazione che si è venuta a creare, l’azienda tornerà a utilizzare l’edificio di via Melchiorre Gioia 3, già in uso dal 3 aprile 2020 al 30 ottobre 2021, in modo da garantire una gestione ottimale della campagna, riducendo i disagi per gli utenti e organizzando al meglio il lavoro dei professionisti.

Si segnala che i cittadini già prenotati manterranno il loro appuntamento: verranno contatti telefonicamente dagli operatori di Asst che confermeranno la data e l’orario della somministrazione e comunicheranno la nuova sede. Il centro vaccinale sarà aperto dal lunedì al venerdì, dalle 8 alle 15, il sabato e la domenica dalle 8 alle 14.
Alla Grana Padano Arena erano state effettuate 243.677 vaccinazioni dalla data della sua inaugurazione del 3 aprile, dopo sette mesi di intenso lavoro. La struttura, realizzata all’interno del Grana Padano Arena, ha coperto il 45,63 per cento dell’attività vaccinale di tutti gli hub della provincia. Gli operatori impegnati nelle attività sono stati in tutto 175, 56 dei quali come volontari: 97 medici, 70 fra infermieri e ostetriche, 8 amministrativi.
I nuovi indirizzi assunti per affrontare l’emergenza pandemica comportano ad ogni modo la necessità di mettere mano a misure straordinarie. E lo dicono i numeri stessi. Attualmente, risulterebbero in attesa della terza dose 297mila mantovani in tutto il comprensorio provinciale. Quasi 300mila in relazione ai 400mila mantovani complessivi. Facendo un raffronto, con 1.500 vaccinazioni al dì, sette su sette, servirebbero 6 mesi per portare a termine il terzo ciclo. Per completarlo in 3 mesi è necessario elevare a 2.500 le vaccinazioni giornaliere.