MANTOVA “Ancora una volta la Regione Lombardia emana un’ordinanza che consente anche in presenza di restrizioni anti-Covid19 (zona rossa e zona arancione) libertà di movimento ai cacciatori lombardi, mentre la maggioranza dei cittadini, fatte salve attività lavorative e d’urgenza, è costretta da molti mesi a limitazioni straordinarie. Per chi non avesse la licenza di caccia è sempre possibile dedicarsi alla pesca: anche in questo caso maggiore libertà”. Protestano le associazioni animaliste della Lega Italiana per la Difesa di Animali e Ambiente. “È ormai chiaro – scrivono – che la Regione Lombardia premia chi sopprime animali mentre chi si dedica ad attività incruente deve restare chiuso in casa o passeggiare nei paraggi. Ma il vero pacco coi fiocchi arriverà con il Pdl di Revisione Ordinamentale: la proposta in votazione vorrebbe mettere la parola “fine” ai controlli dei richiami vivi utilizzati dai cacciatori capannisti, norma prevista in tutto il mondo per gli uccelli nati in cattività e destinata a contrastare il commercio illegale e il bracconaggio”.