MANTOVA «Non esiste una formula per la verità; non si trova nelle affermazioni. Il contrario di qualsiasi verità è corretto. Con questi film intendo rimanere superficiale. Non voglio fare film profondi. Penso che ci sia una superficialità nella profondità». Con questa dichiarazione d’intenti Eric Rohmer presentava Commedie e proverbi, il ciclo di sei film che l’autore francese avviò nel 1981 con La moglie dell’aviatore e che da lunedì 30 settembre, con cadenza settimanale, il cinema del carbone riporta in sala in versione restaurata.
Alle Commedie e proverbi Rohmer arriva dopo i successi di La collezionista e La mia notte con Maud quasi cedendo a un’urgenza di maggiore leggerezza e naturalezza. La “profonda superficialità” che il regista insegue con questi film lo porta all’adozione di un impianto teatrale, alla fuga dai primi piani e dalle accentuazioni emotive, al primato della parola che guida lo sviluppo del racconto e offre spazio all’improvvisazione degli attori. “Teatralità, improvvisazione e parole (…)”, come ha scritto il critico cinematografico Luca Malavasi, “contribuiscono a donare ai film del ciclo un’atmosfera al tempo stesso realista e magica, del tutto coerente con l’idea (teatrale, appunto) di commedia”. Al centro delle sei storie sono le schermaglie amorose, i rapporti sociali, la tenace ricerca della felicità che vedono impegnate sei giovani donne – con il loro contorno di amiche e confidenti -, portatrici in modo più o meno consapevole delle questioni e delle istanze che hanno segnato la trasformazione della società e degli stili di vita tra gli anni Settanta e Ottanta del Novecento.
Lunedì 30 settembre e martedì 1° ottobre il ciclo si apre con La moglie dell’aviatore (1981), gioco di inseguimenti e di incontri casuali che vedono protagonista Anne, donna che rifiuta le convenzioni piccolo-borghesi e che in amore si sdoppia, senza troppi tormenti, tra l’aviatore del titolo e un giovane impiegato postale. Il bel matrimonio (lunedì 7 e martedì 8 ottobre) è quello che Sabine decide di volere per sé dopo la deludente conclusione di una storia con un uomo sposato, rovesciando la sua posizione e mettendo alla prova idee e schemi sociali in cui sono ingabbiati i rapporti di coppia. La protagonista di Pauline alla spiaggia (lunedì 14 e martedì 15 ottobre) è invece un’adolescente introversa spinta all’amore dalla cugina Marion, in un turbinio di confidenze e confessioni che tentano di dare senso all’irrazionalità dei sentimenti. Le notti della luna piena (lunedì 21 e martedì 22 ottobre) vede Louise in fuga dall’amore totalizzante del suo compagno Remi e alla ricerca di un proprio spazio dove sperimentare il desiderio o, sorprendentemente, la solitudine. Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia, Il raggio verde (lunedì 28 e martedì 29 ottobre) è forse uno dei più celebri lungometraggi di Eric Rohmer: girato quasi senza scrittura e lasciando ampio spazio all’improvvisazione, il film racconta di Delphine, una segretaria abbandonata dal fidanzato da ormai due anni e posta di fronte al vuoto di un’estate da riempire, che cerca di riempire spostandosi nervosamente da un posto all’altro. Ultimo film del ciclo è L’amico della mia amica (lunedì 4 e martedì 5 novembre), una quadriglia amorosa con due amiche e due possibili fidanzati in cui è il caso a intervenire per il meglio, ricambiando le coppie e risolvendo le preoccupazioni e i timori delle ragazze.
Tutti i film sono proposti in lingua originale con sottotitoli in italiano. Orari delle proiezioni: lunedì ore 21, martedì ore 18.30. Biglietti: intero 7 euro, soci cinema del carbone e under 25 5 euro.
Per informazioni: 0376.369860 – info@ilcinemadelcarbone.it – www.ilcinemadelcarbone.it.