Il Capodanno smart e social nel segno della voglia di rinascita

MANTOVA  Piazza Sordello stracolma di gente, un palco a pochi passi da Palazzo Ducale con annesso concertone e conto alla rovescia, prima dei fuochi da ammirare sulle sponde dei laghi; sembra passato un secolo eppure è stato poco più di un anno fa. E, certamente, tornerà ad essere così, perché nonostante tutte le difficoltà e le complicazioni di quello che la rivista Time ha definito (e come darle torto) il peggior anno della storia, c’è chi non ha mai smesso di sognare e di attivarsi per un domani migliore. Storie di ripartenza, di nuovi modi di reinventarsi le cose, storie totalmente mantovane raccontate e condivise nell’inedito talk show di capodanno, condotto da Patrizio Roversi, cavallo di razza in fatto di conduzione e simpatia, e dalla giovane ma talentuosissima Verdiana Benatti, affiancati dall’immancabile componente musicale, proposta dai Savana Funk. Nell’anno in cui una delle parole più utilizzate è stata “distanziamento sociale”, la particolarità di questo talk show del veglione di San Silvestro è stata tutta nella sua capacità di interconnessione, dando quindi vita ad una vera e propria ammucchiata digitale, senza allusioni piccanti, si intende: trasmesso su Facebook e riproposto anche su Telemantova per i meno tecnologici, il capodanno virgiliano in formato smart ha permesso così a centinaia di persone di essere contemporaneamente nello stesso luogo, seppur virtuale, permettendo la riscoperta del senso di comunità.  Una comunità che ha interagito tra auguri con commenti, emoticon e meme, parole di speranza per l’anno che verrà; sarebbe stata lecita anche qualche pernacchia all’anno che se ne va, visti i tempi. Battute a parte, l’anno che verrà non potrà prescindere da quello che abbiamo lasciato alle spalle ma che, in mezzo a tante tenebre, ha visto anche spiragli di luce, soprattutto in ambito culturale; non vanno dimenticati i tanti eventi che hanno visto Mantova al centro nell’anno del Covid, primo fra tutti il Festivaletteratura, ma non solo, con oltre trecento appuntamenti, molti dei quali raccontati nel talk show. A dimostrazione che la resa incondizionata alla chiusura eterna non è mai stata presa in considerazione, lanciando invece vere e proprie idee di ripartenza resiliente che senza dubbio dovranno essere d’esempio anche per il futuro. Rinascita e ripartenza, queste le due parole maggiormente utilizzate durante la serata, trend topic come confermato anche dal social corner in quel dell’Arci Tom che ha affiancato Patrizio Roversi e Veridiana Benetti. A proposito di 2021, che anno si attende il conduttore mantovano, reduce dal successo del suo format su Rete 4 “Slow Tour Padano”? “Un anno in cui impariamo a convivere nel miglior modo possibile con il momento in cui stiamo, con i tempi che ci circondano. Mi aspetto che ognuno faccia la sua parte, in maniera consapevole e responsabile, il tutto senza mai perdere lo spirito positivo”. Che, in fondo, è la cosa migliore da fare dopo un anno del genere, prendendo spunto dalla creatività che affiora nei momenti più bui. E, gli esempi, nella serata di questo Capodanno da comunità digitale, non sono mancati. Federico Bonati