Parma, i vincitori del Concorso Toscanini

PARMA Si è conclusa lo scorso sabato 23 ottobre, presso il Teatro Regio, con una finale vestita da concerto di gala, l’undicesima edizione del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Arturo Toscanini” di Parma. Una vera festa dell’Opera con tanto di Orchestra – la Filarmonica dedicata al leggendario direttore – e di Coro dell’Opera della città in cui la Giuria internazionale, presieduta da Fabio Luisi e costituita da Sovrintendenti e Direttori Artistici di alcuni tra i più importanti teatri al mondo, ha assegnato il primo premio al Vitali Alekseenov, ventinovenne bielorusso dall’innata eleganza e dalla raffinata sensibilità. La giuria, composta da Augusto Techera (Teatro Colón di Buenos Aires), Roland Adler (Semperoper di Dresda), Richard Hetherington (Royal Opera House di Londra), André Comploi (Teatro alla Scala, Milano) e Jesús Iglesias Noriega (Palau de les Arts di Valencia) e – in collegamento streaming – John Fisher (Metropolitan Opera New York), oltre che da Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico de La Toscanini, ha assegnato a lui, dopo averne ascoltato la raffinata conduzione del Primo atto di Macbeth, il primo premio, del valore di euro 15.000. Secondo classificato, destinatario di un premio del valore di 7.500 euro, offerto da Gruppo Hera, è l’ucraino Sasha Yankevych, protagonista di un incalzante secondo atto di Traviata, cesellato con magnifica sicurezza ed efficacia. Terzo premio all’ austriaco Felix Hornbachner. Numerosi i premi speciali. Il Premio Speciale del Pubblico, offerto dal Rotary Club Salsomaggiore Terme (euro 2.000), va a Vitali Alekseenok. Al medesimo anche il Premio Speciale “Emanuela Castelbarco Toscanini” per la miglior esecuzione di un duetto verdiano, offerto da Verdissime.com e il Premio Speciale del Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano (un concerto con l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio di Milano). A Sasha Yankevych è quindi andato il Premio Speciale assegnato dai professori della Filarmonica Arturo Toscanini, oltre al Premio Speciale dell’Opéra de Saint-Etienne (un concerto nella Stagione Sinfonica). Ad attendere i giovani premiati, prestigiose scritturazioni al Rossini Opera Festival di Pesaro, al Teatro Bellini di Catania ed al Comunale di Bologna.
«È stato un progetto estremamente complesso, ambizioso, ai limiti del temerario – ha commentato Alberto Triola, Sovrintendente e Direttore Artistico de La Toscanini-. Non solo per la novità del format ma anche per il numero di partecipanti – fra candidati, concorrenti, docenti del workshop, cantanti, orchestrali e coristi, e le diverse giurie e commissioni che hanno seguito e valutato i dodici concorrenti dal primo giorno fino alla finale di questa sera. Il Concorso “Arturo Toscanini” era stato pensato come grande appuntamento per Parma Capitale Italiana della Cultura. L’emergenza pandemica ci ha frenato bruscamente l’anno scorso, ma tenacemente la Fondazione Toscanini ha voluto difendere un progetto in credeva e crede molto, sia per il valore e l’amore che sentiamo per l’Opera, e per l’Opera italiana in particolare, sia per la necessità che avvertiamo di dare un aiuto concreto ai giovani artisti, direttori e cantanti, specialmente in questa fase di ripartenza delle attività artistiche. Questa sera è stata una vera festa dell’Opera. Degna conclusione di una galoppata emozionante iniziata nella primavera scorsa con un workshop che ha lasciato un segno profondo in tutti coloro che vi hanno partecipato, con una attenzione e una relazione forte con la città di Parma, con il territorio e con le bellezze artistiche e con i valori del territorio di questa nostra amata terra verdiana.
Elide Bergamaschi