Riccardo Chailly e la Filarmonica della Scala aprono il 60° Festival Pianistico con il concerto speciale dedicato a Capitale Italiana della Cultura

BRESCIA Taglio del nastro per il 60°Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo con il Concerto speciale dedicato a Capitale Italiana della Cultura sabato 22 aprile al Teatro Grande di Brescia. Prosecuzione del programma dedicato al Novecento iniziato nel 2022, il Festival affida l’inizio della kermesse alla Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Chailly con il pianista Mao Fujita, talento giapponese per la prima volta al Festival.

Molto atteso da parte del pubblico il ritorno del Maestro Chailly, direttore principale dell’orchestra e Direttore Musicale del Teatro alla Scala, ultima volta ospite al Festival nel 2019, tanto che in poche ore la biglietteria ha registrato il sold-out sia dell’appuntamento bresciano che di quello bergamasco. Questo primo concerto dalla duplice valenza – l’anniversario del Festival di Brescia e Bergamo e l’anno di Capitale Italiana della Cultura – vedrà tra gli ospiti il Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi.

Grazie al contributo del Gruppo Alfa Acciai e di Fondazione ASM, l’iniziativa ha anche un valore benefico a favore di Banco dell’Energia, ente filantropico che sostiene persone e famiglie in situazione di vulnerabilità economica e sociale.

Il programma riprende il filo di Novecento Suite (titolo della scorsa edizione) con il celebre Concerto per pianoforte e orchestra n.3 di Rachmaninov, prova di grande virtuosismo per ogni pianista, e la ‘Patetica’ di Čajkovskij, testamento artistico del genio russo morto 7 giorni dopo averne diretto la prima esecuzione nel 1893.

Prima dell’ingresso a teatro (apertura delle porte a partire dalle ore 19) la musica animerà Corso Zanardelli grazie alla collaborazione con l’Associazione Bande Musicali Bresciane. Alle ore 18.30 in Piazza Loggia inizierà la parata che porterà una formazione di 75 bandisti bresciani, diretti da Stefano Giacomelli, in Via X Giornate e infine davanti al Grande, dove accompagnerà l’ingresso del pubblico.

Giovedì 4 maggio sarà la volta di Bergamo con una variazione di programma: oltre che al “Rach 3”, la Filarmonica scaligera eseguirà Chant funèbre di Stravinskij e la Sinfonia n.7 di Prokof’ev. Ultimo lavoro del compositore russo, la Sinfonia introdurrà il pubblico al tema del 60°Festival, focalizzato sul periodo che dalla Seconda Guerra Mondiale porta alla contemporaneità.
Prossimo appuntamento il concerto inaugurale del Festival a Bergamo venerdì 28 aprile e sabato 29 a Brescia con la Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio con il pianista Mikhail Pletnev.