MANTOVA Ovazioni e minuti di applausi fragorosi: questo lo straordinario tributo del pubblico del Teatro Bibiena a Emmanuel Pahud al termine del suo concerto. Un tipo di entusiasmo assolutamente raro per Mantova, ma del tutto giustificato dall’esito dell’evento e dalla presenza in teatro di tanti giovani e numerosi flautisti estasiati dalla splendida performance del loro “idolo”. Bibiena gremito, lunedì sera, per il concerto inaugurale della stagione concertistica 2019 di MantovaMusica: un appuntamento tradizionalmente di grandissimo prestigio, per dare il via al cartellone di eventi organizzati in sinergia nel corso dell’anno da Società della Musica, ArtiCo-Concerti della Domenica ed Eterotopie Mantova Piano City, che, in questa occasione, ha portato sul palcoscenico del Bibiena il flautista Emmanuel Pahud. Conosciuto a livello mondiale come uno dei più straordinari musicisti degli ultimi decenni, prestigiosissimo primo flauto dell’orchestra Berliner Philharmoninker, Pahud ha incantato il pubblico con un recital magistrale, accompagnato, al pianoforte, da un impeccabile Eric La Sage. Eccellente è stato già l’impatto iniziale con un’interpretazione sensibilissima e vitale della Sonata op. 167 “Undine” per flauto e pianoforte di Carl Reinecke (1824-1910) a cui ha fatto seguito la Sonata in fa maggiore (1838) di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847) nella versione adattata al flauto dallo stesso Pahud. Splendido, qui, il rapporto dialettico tra i due strumentisti e la trascinante vivacità virtuosistica riservata prevalentemente al flauto. La mirabile sensibilità musicale di Emmanuel Pahud ha poi trovato nelle note di Rheinlegendchen da “Knaben Wunderhorn” di Gustav Mahler (1860-1911), nell’adattamento di Ronald Kornfell, il terreno ideale per esibire, oltre alla sua totale padronanza tecnica, una straordinaria capacità di dominare in ogni minimo dettaglio e con grande varietà di colore il suono del suo flauto. A completare il programma, Pahud e Le Sage hanno affrontano la Sonata Op. 94 di Sergej Prokofiev (1891-1953), offrendo al pubblico estasiato una ulteriore prova dell’eccellente fusione dei timbri dei due strumenti e tutte le loro qualità tecniche, interpretando magistralmente la vivacità virtuosistica di questo caposaldo della letteratura sonatistica per flauto e pianoforte. Entusiasmo alle stelle e applausi interminabili hanno motivato il prezioso fuori programma, con le tre sezioni di Fantasiestücke, Op.73 n. 1 di R. Schumann (1810-1856) e l’ulteriore bis, richiesto insistentemente dal pubblico, con il toccante lirismo di Ot denk’ich, sie sind nur ausgegangen da “Kindertotenlieder” di Mahler. Grande avvio, dunque, per la quarta stagione di MantovaMusica che già per domenica prossima, 13 gennaio, propone il primo dei Concerti della Domenica (ore 17 al Bibiena) con il Vivaldi Baroque Ensemble. (gmp)