Il Mincio spacca tutti: partiti, associazioni e istituzioni

L'assessore Barbara Mazzali
L'assessore Barbara Mazzali

MANTOVA Navigabilità del Mincio da Catena a Peschiera? Fra i sì e i no si sta frantumando il sistema dei partiti, delle istituzioni e anche delle associazioni. Persino forze politiche dello stesso colore incontrano manifeste divergenze, come si palesa nella stessa Regione Lombardia, ove gli assessori all’agricoltura e al turismo, rispettivamente Alessandro Beduschi e Barbara Mazzali evidenziano opposti orientamenti.
Il dibattito è occasionato dall’appuntamento del 21 luglio, cui potrebbe presenziare anche il ministro Daniela Santanchè, proprio in riferimento a questo progetto commissionato dalla Provincia e realizzato dai tecnici della Technital, volto a sviluppare un piano di rinaturazione del Mincio nel tratto da Peschiera a Porto Catena, con particolare riferimento alle finalità del turismo fluviale “lento” mirato a intercettare una parte dei 27 milioni di turisti gardesani da traghettare verso i lidi virgiliani.
Ma qui scattano le prime obiezioni. Quelle della Coldiretti sono palesate in una nota: «Contro il progetto di navigabilità del Mincio da Peschiera ai laghi di Mantova, il presidente di Coldiretti Paolo Carra chiede l’intervento dell’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Beduschi, bocciando un progetto particolarmente oneroso (oltre 200 milioni di euro) che metterebbe a rischio il futuro di una delle agricolture a più alto valore aggiunto d’Italia, grazie a un modello orientato verso produzioni Dop e Igp». Per Carra «esula da ogni logica» che il progetto sia sostenuto «da soggetti che dovrebbero ben conoscere le priorità evidenziate dalla Legge Galli riguardo all’utilizzo dell’acqua, secondo cui, dopo l’uso umano viene immediatamente dopo l’utilizzo per l’agricoltura».
Ne va a ruota la bocciatura dei consorzi di bonifica: «Qualora il progetto trovasse realizzazione, l’intero sistema gestito dai Consorzi rischierebbe di essere pesantemente compromesso. Il motivo è legato al fatto che “il sistema idraulico Garda-Mincio è gestito secondo un equilibrio molto delicato tra i vari usi, che si è venuto a consolidare negli anni».