Alla guida di un trattore travolse e uccise un ciclista, 58enne a processo per omicidio stradale e omissione di soccorso

GONZAGA Quattro ore di battaglia in aula tra consulenti tecnici di parte. È quanto occorso giovedì in tribunale a Reggio Emilia, circa il processo per omicidio stradale e omissione di soccorso che vede imputato Sandro Gulmini, 58enne nato a Gonzaga e residente a Rolo. I fatti a lui ascritti risalgono all’8 settembre 2020 quando, alla guida di un trattore con rimorchio travolse e uccise a Rio Saliceto, il 46enne marocchino Zamhir El Harti. Secondo l’ipotesi inquirente l’accusato, a cui sono contestate altresì le aggravanti di essersi allontanato dal luogo del sinistro nonché di guida con patente sospesa, avrebbe azzardato un sorpasso andando ad urtare la vittima che procedeva in sella alla propria bicicletta nello stesso senso di marcia, senza mantenere un’adeguata distanza laterale. A suo carico anche la contestazione di non aver prestato assistenza al 46enne, andando ugualmente a lavorare nei campi senza allertare i soccorsi. Innanzi al giudice G i ova n n i Ghini i periti hanno quindi illustrato le proprie rispettive ricostruzioni. Secondo il consulente di parte civile l’imputato avrebbe dapprima urtato El Harti da dietro il quale, perso l’equilibrio finì per essere schiacciato alla testa dall’ultima ruota posteriore del carro spandiletame morendo sul colpo. Per il Ctp della difesa invece si trattò di una tragica fatalità con il ciclista “reo” di essersi riversato verso il mezzo agricolo in fase di sorpasso, avvenuto tutto sulla corsia opposta alla direzione di marcia e con Gulmini, stante il veicolo di ultima generazione completamente insonorizzato, che non si sarebbe accorto di nulla. E inoltre perché, seppur raggiunto dalla Polizia stradale quattro ore dopo l’incidente, il 58enne non fece nulla per cancellare le tracce organiche rimaste sul rimorchio