All’asta i tesori della fondazione L’appello: “Li compri il Comune”

In vendita 4 dipinti e un manoscritto di Isabella Gonzaga a 41mila euro

Alcuni dei beni all’asta
Alcuni dei beni all’asta

SABBIONETA I beni della fondazione Gonzaga finiscono all’asta per coprire quanto dovuto ad una ex dipendente della fondazione stessa che, non avendo ricevuto quanto le spetta, ha promosso un’azione giudiziaria contro l’ente. L’asta si terrà giovedì prossimo e la minoranza di Svolta a Sabbioneta si appella al sindaco  Aldo Vincenzi affinché sia il Comune a tentare di accaparrarsi i beni, assicurandosi così che non rischino di finire chissà dove.
A venire messi in vendita sono quattro dipinti e una pergamena con firma autografa di Isabella Gonzaga e sigilli in ceralacca. Come specificato nel bando di vendita dell’Istituto vendite giudiziare di Mantova, si tratta di un olio su tela raffigurante un personaggio di Sabbioneta del 1638, in vendita a mille e 500 euro; un altro olio su tela raffigurante una crocifissione risalente al XVIII secolo, in vendita a 2mila euro; un ulteriore olio su tela raffigurante una Madonna con bambino del XVII secolo, all’asta per 2mila e 500 euro; un ultimo olio su tela raffigurante un prelato in meditazione risalente al XVIII secolo, in vendita al prezzo di mille euro. Non è tutto. C’è anche un bassorilievo in pastiglia raffigurante una Madonna con bambino al costo di 4mila euro. Infine il pezzo di maggior valore tra tutti i beni all’asta: un manoscritto di Isabella Gonzaga, con due sigilli in ceralacca, risalente al 1592. Il prezzo a base d’asta per la pergamena è di 30mila euro. Il totale per la vendita di tutti i beni ammonta a 41mila euro.
Sulla vendita di tali beni la Soprintendenza ha posto un vincolo di territorialità: in altre parole, i dipinti, il bassorilievo e il manoscritto di Isabella Gonzaga non possono uscire dai confini di Sabbioneta. Questo dal momento che si tratta di beni di proprietà della fondazione che, come noto, è un lascito al Comune di Sabbioneta e ai sabbionetani.
Ma la minoranza di Svolta a Sabbioneta sulla questione nutre alcuni dubbi. Tanto che il capogruppo  Pierpaolo Tognini ha protocollato ieri in Comune un’interrogazione proprio sulla vendita all’asta dei beni. “La Sovrintendenza – si legge nel documento – ha posto dei vincoli relativi al trasferimento di detti beni in caso di vendita a privati visto che non potranno essere portati al di fuori del territorio di Sabbioneta; questi beni sono di proprietà della fondazione da sempre e la fondazione si è sempre adoperata a beneficio in primis dei sabbionetani e del territorio. Cosa intende fare il sindaco per verificare la possibilità di partecipare a detta asta o di trovare eventuali canali di finanziamento in modo che il comune stesso possa venire in possesso di questi beni? Il timore – conclude Tognini – è che un privato non sabbionetano possa entrarne in possesso e presentare un ricorso contro le disposizioni della Soprintendenza. Un ricorso di questo tipo potrebbe avere vita facile, dal momento che non consentirebbe al privato stesso di godere di quelli che potrebbero diventare a tutti suoi beni».