OSTIGLIA – Sulla questione Bess sonora bocciatura per l’attuale maggioranza, mentre per l’impianto, in sé e per sé, è arrivata quasi un’assoluzione sia pure con i “se” e i “ma” del caso. La sezione ostigliese del Partito Democratico entra decisa sulla questione dei Battery Enegy Storage System sui quali – lo ricordiamo – sta andando avanti da settimane una dura polemica: «Potevano starsene tranquilli in silenzio e far “passare la nottata”. Non ci sono riusciti, la vicenda grottesca sulla questione Bess non ha fine – spiega il segretario locale Alberto Ventura, a nome del circolo – In questo caso verrebbe da dire: excusatio non petita, accusatio manifesta. “Le ricostruzioni strumentali della minoranza”, così definite dall’amministrazione, sono agli atti, basta leggerle. Bastava riconoscere l’errore di aver sottovalutato la vicenda e fare calmare le acque e invece no, cosa c’entra il Bess 2 che ha fatto ripensare anche al Bess 1? Non è nostro costume mancare di rispetto, ma stavolta un commento severo non guasterebbe data la loro continua ricerca di alterare la realtà dei fatti. Il Green Deal appartiene a tutti, la sinistra europea a riguardo è in prima linea, molto meno la destra che tanto piace alla nostra amministrazione. Bastava avere le idee chiare, assumersi le proprie responsabilità e prepararsi all’eventuale dissenso, nulla ha il consenso assoluto, solo la serietà e la convinzione delle proprie idee sono la linea guida delle decisioni da prendere».
Sull’impianto, il Pd conferma di non essere contrario al Parco Bess e «ne riconosce la pubblica utilità, tuttavia non deve essere un impianto calato dall’alto senza interlocuzione locale, senza compensazioni adeguate per la popolazione, di dimensioni eccessive, impattante con le abitazioni preesistenti, ma bensì realizzato scongiurando tutti i possibili eventi avversi, ben incapsulato in una zona lontana dal centro abitato. Il progresso nella direzione della decarbonizzazione deve essere sostenuto alle giuste condizioni»