Borgo Virgilio – Perde il lavoro, 56enne si toglie la vita nella sua abitazione

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Borgo Virgilio Prima la crisi della sua azienda, fino alla chiusura, poi la depressione davanti alla quale un imprenditore di Borgo Virgilio ha deciso di arrendersi togliendosi la vita nella sua abitazione: un gesto, a detta di quanti lo conoscevano, inaspettato che mai nessuno avrebbe potuto immaginare.
Una persona ben inserita nella comunità dove era ben conosciuto per il lavoro di trasportatore che aveva svolto per anni attraverso la sua piccola attività. Lavoro cui il 56enne si era dedicato fino a quando, a causa della grave crisi economica che ha colpito il Paese, aveva visto ridursi sempre più le commesse tanto da dover decidere di chiudere l’attività. Una crisi dalla quale aveva cercato di risollevarsi con tutte le forze senza, però riuscire a rivedere davvero una luce che gli permettesse di rimettere in piedi l’attività a cui si era dedicato per anni.
Da lì la depressione, che forse nessun aveva immaginato fosse così profonda, che ieri lo ha portato a compiere un gesto estremo facendola finita nella sua abitazione. A trovarlo, ormai senza vita, sarebbe stata la moglie: la coppia non ha figli.
«Una persona che non era abituata a chiedere aiuto agli altri. Era molto conosciuto in paese ed era ben inserito, era uno sportivo – ha spiegato l’ex sindaco di Borgo Virgilio Alessandro Beduschi, che bene conosceva il 56enne -. Una tragedia della fragilità: è stato un gesto improvviso che nessuno si aspettava, nè immaginava».