CASTELBELFORTE – Come annunciato dal nostro giornale nell’edizione di lunedì, sono ufficialmente partiti i lavori di rifacimento del sagrato della chiesa. Il cantiere rientra nel più ampio progetto di riqualificazione che per buona del 2023 interesserà l’intero centro storico di Castelbelforte. Un progetto redatto dall’architetto Lara Gandolfi e appaltato all’impresa Goitese Costruzioni con il quale l’Amministrazione intende intervenire su piazza Giuseppe Garibaldi, che, appunto, svolge anche la funzione di sagrato della chiesa di San Biagio Vescovo e Martire, su via Giuseppe Rossi, che collega piazza Garibaldi con il parco pubblico e con le due zone residenziali poste a nord-est e nord-ovest del municipio; su via Boselli, che si collega all’arteria principale che attraversa il paese, fiancheggia il parco comunale e si innesta poi su via Rossi prima di addentrarsi nella zona residenziale, su via Fattori, che collega la zona residenziale posta a sud-est del comune con la via principale e il centro, e sul percorso ciclopedonale posto a fianco della scuola primaria “Martiri di Belfiore” e consente di raggiungere gli impianti sportivi comunali. «Complessivamente l’intervento costerà circa 550mila euro, di cui 210mila finanziati dalla Regione Lombardia (frutto del protocollo d’intesa sottoscritto nel 2021, ndr) 200mila tramite mutuo e i restanti mediante l’avanzo di amministrazione – dichiara il sindaco Massimiliano Gazzani -. Resto convinto che rilanciare, anche abbellendoli, i centri storici dei paesi di provincia, come può essere Castelbelforte, è un passo fondamentale per scongiurare il deterioramento del patrimonio abitativo, storico e architettonico». Nondimeno ciò rappresenta una soluzione necessaria per contrastare il degrado e l’incuria, ma anche l’impoverimento del tessuto produttivo e, di conseguenza, lo spopolamento. Per un cantiere che apre, ce n’è uno che chiude. Oggi, infatti, terminano i lavori di risistemazione generale dei 220 metri di ciclabile posti tra piazza Alighieri e via Mazzini, consistenti nell’eliminazione delle radici degli alberi che dissestavano il percorso riservato a pedoni e biciclette e nella realizzazione di un nuovo fondo sicuro e decoroso.
Matteo Vincenzi