Car fluff no anche per la valutazione d’impatto ambientale

HINTERLAND – Arriva anche il No della provincia di Verona alla discarica di Sorgà, che va ad aggiungersi a tutti quelli già in precedenza espressi sia a livello amministrativo che politico. Il Comitato Tecnico Provinciale Valutazione Impatto Ambientale (VIA) ha dato parere negativo alla realizzazione di una nuova cava in località De Morta in località Pontepossero di Sorgà (a poche decine di metri dal Mantovano), a servizio degli impianti di frantumazione veicoli dismessi e bonificati. Il progetto di destinare 45 ettari nel comune veronese da destinare allo stoccaggio di materiale car fluff (rifiuti speciali non pericolosi) prodotto dalla ditta Rmi di Castelnuovo del Garda «non poteva avere l’autorizzazione per le numerose difformità e gli impatti ambientali». Secondo i calcoli prodotti da Coldiretti Veneto le conseguenze di questa attività avrebbero prodotto un carico di 150mila tonnellate annue con una movimentazione di 22 camion al giorno. «Coldiretti aveva giudicato condivisibile la levata di scudi delle amministrazioni comunali limitrofe, sia veronesi che mantovane – precisa il presidente regionale  Daniele Salvagno  – che si sono tutte schierate e già espresse in maniera contraria all’impianto». La decisione della Provincia di Verona (quella di Mantova aveva già espresso la propria contrarietà alcune settimane fa, ndr) aggiunge un ulteriore tassello alla tutela delle aree agricole e in particolare quelle vocate alle coltivazioni Igp (vedi il Riso Vialone Nano tipico della zona). Si tratta di una decisione di buon senso per le priorità come il rispetto per l’ambiente e la conservazione del paesaggio agrario che ha già sacrificato una superficie totale di circa 230mila ettari a favore di poli logistici, insediamenti commerciali e infrastrutture. «In un periodo dove l’attenzione sulla cementificazione sfrenata è sempre alto ed occorre mettere paletti legislativi ulteriori per inibire anche un rinnovato interesse per i parchi fotovoltaici a terra – termina Salvagno – le istituzioni pubbliche i devono intervenire in maniera chiara mandando segnali di comprensione verso quanto manifestato dalle rappresentanze locali, forze sociali ed economiche rispettando la sicurezza pubblica e qualità ambientale richiesta dai cittadini consumatori». Cantare vittoria è ancora prematuro, ma con il No della VIA provinciale lo spettro della discarica adesso è un po’ più lontano.

Matteo Vincenzi