Commessaggio, sindaci e cittadini per l’ultimo saluto a Zanchi

COMMESSAGGIO  In una chiesa gremita in ogni ordine di posti si sono tenuti ieri i funerali del vicesindaco di Commessaggio, Claudio Zanchi, venuto a mancare improvvisamente agli affetti dei propri familiari ed alla cittadinanza che si è riunita per salutare un uomo schivo, ma di grande bontà d’animo. Zanchi si era guadagnato simpaticamente il nomignolo di “Sceriffo”, soprattutto per la dedizione al territorio e per l’attenzione con cui seguiva le varie fasi del lavoro dell’amministrazione comunale.
L’omelia di don Roberto Pasetti è ruotata attorno al passo del vangelo “Se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto…”, un leit motiv che ha metaforicamente riproposto l’atteggiamento di assoluta disponibilità e voglia di mettersi in gioco per dare il proprio contributo alla comunità con passione. Alla cerimonia erano presenti anche i sindaci di Sabbioneta, Rivarolo Mantovano e Rivarolo del Re oltre al primo cittadino di Commessaggio, Alessandro Sarasini che lo ha salutato prima come amico e poi come collaboratore: “la tua correttezza e bontà d’animo sono emerse in modo determinato. Per tutti noi eri un punto di riferimento, un brontolone buono che ci ha sempre messi di fronte alla realtà – ha sottolineato -, che ci ha sempre fatto riflettere sulle varie azioni come un padre di famiglia”. (a.s.)