Con le ruspe nell’area protetta Rischio stop per i lavori a Valle

La scoperta di Legambiente. Dara: “Forse fermiamo tutto”

CASTIGLIONE Una ruspa e un macchinario per la posa di piezometri nel terreno. Non in un cantiere edile, ma all’interno del sito di interesse comunitario di Valle, al confine tra Castiglione e Lonato. La scoperta risale a ieri e arriva dalla sezione castiglionese di Legambiente, che ha diffuso la notizia. A quanto pare si tratta di lavori che avevano ottenuto l’ok ancora nel 2016 ma che, considerato l’impatto che stanno generando sulla zona, potrebbero venire fermati già domani.
La vicenda è molto semplice. Alla sezione castiglionese nella giornata di ieri arriva una segnalazione: poco distante dall’ingresso al sito di interesse comunitario di Valle, si trovano una ruspa e un macchinario per la posa dei piezometri. Tutt’intorno, le tracce lasciate dai cingoli del macchinario e pesanti segni del passaggio dei mezzi e degli operatori al lavoro. “I mezzi cingolati – scrive su facebook la sezione castiglionese di Legambiente – hanno percorso in lungo e in largo il primo prato, devastando questo delicatissimo ecosistema e mettendo a rischio per sempre (sicuramente per questa stagione) la crescita di questo fiore rarissimo (la Viola Elatior, segnalata come esemplare rarissimo e a rischio estinzione,  ndr). All’altro prato è andata pure peggio: sono stati ricoperti alcuni canali, decespugliato il sottobosco, scavate tre pozze e il terreno di scavo riportato sul prato stesso, ricoprendo l’habitat della viola con diversi centimetri di suolo argilloso, modificando la composizione del substrato su cui il fiore successivamente cresce”.
Del fatto viene informato anche il Comune, con l’assessore e vicesindaco  Andrea Dara che si mette al lavoro per risalire alla natura dell’intervento che nessuno si sarebbe aspettato. Dopo poco la scoperta. Si tratta di una serie di interventi, finanziati da Fondazione Cariplo e autorizzati da Comune e Parco del Mincio, per la realizzazione di alcuni specchi d’acqua a beneficio sia del raro esemplare di viola sia di un particolare tipo di libellula che si trova in zona. I piezometri, invece, servono per il controllo della qualità dell’acqua. La progettazione, che prevede interventi ambientali anche a Goito, Volta e Porto Mantovano, aveva ottenuto l’ok nel 2016, durante la passata amministrazione comunale.
«Ci è stato assicurato dal Parco del Mincio – spiega Dara – che a lavori conclusi la situazione sarà molto migliore rispetto a come era prima dell’inizio dell’intervento. In ogni caso l’impatto sulla zona ci sembra abbastanza pesante e stiamo valutando lo stop ai lavori, almeno per capire se esistano soluzioni alternative per la realizzazione dell’intervento. Lunedì mattina (domani per chi legge,  ndr) alle otto, prima che ricominicino i lavori, sarò sul posto insieme ai tecnici di Comune e Parco del Mincio per valutare se sia il caso di fermare tutto, almeno per il momento».