Concerti della Domenica. Vita e arte di Chopin con Bruno Gambarotta e Giorgio Costa al Bibiena

MANTOVA Arte sublime e complessità esistenziale sono i due aspetti inscindibili della vita di Fryderyk Chopin (1810-1849) che Bruno Gambarotta, voce narrante, e Giorgio Costa al pianoforte hanno posto al centro del loro spettacolo intitolato “Sogni notturni”, domenica pomeriggio al Teatro Bibiena per la rassegna MantovaMusica. Accolto con grande favore dal pubblico dei Concerti della Domenica, l’evento ha offerto una particolare lettura delle vicissitudini che hanno profondamente segnato la breve esistenza del geniale compositore, associandole a tracce del suo talento straordinario di pianista, all’originalità e al valore della sua attività artistica. Con la sua consueta, accattivante capacità comunicativa, Bruno Gambarotta ha delineato il ritratto di Chopin, partendo dal precoce rivelarsi del suo talento a 4 anni mentre la madre fa lezione alla sorella, proprio come Mozart, proseguendo con l’importanza dell’istruzione musicale favorita dal padre, francese emigrato in Polonia. Gracile, cagionevole di salute per tutta la vita, Chopin riesce ad affermarsi solo dopo un lungo percorso di studi, attraverso l’accumulazione di esperienze da compositore e mirabile strumentista già da giovanissimo – ancora come Mozart – che lo portano ad assorbire le influenze della musica popolare polacca, diventando così il primo compositore di carattere nazionale. Ma, come ha sottolineato Gambarotta, gli eventi storici, che vedono la Polonia al centro di contrasti tra nazioni e rivoluzioni, determinano la svolta decisiva nella vita di Chopin – il 1830 è la data spartiacque della sua esistenza – che a 20 anni va a Vienna per trasferirsi poi a Parigi, senza poter più tornare nel suo paese. Dalla povertà alla ricchezza derivata dalla fama e dal prestigio acquisiti, la storia si intreccia con un’attività creativa che produce autentici capolavori e ne fanno l’autore romantico per eccellenza, il primo vero compositore per pianoforte: un esempio imprescindibile per tutti i suoi successori. Ballate, Notturni sono composizioni che con il loro alternarsi di momenti lieti e dolenti costituiscono una forma di colonna sonora della complessa vita sentimentale di Chopin. Ne ha offerto esempi illuminanti Giorgio Costa integrando alternativamente la narrazione di Bruno Gambarotta con la competente interpretazione di due Notturni (n. 3 op. 15 e n. 2 op. 27) e due Ballate (n. 1 op. 23 e n. 3 op. 47). Determinanti, nella vita di Chopin, le relazioni con donne importanti, come gli otto anni con la scrittrice George Sand, fino al mecenatismo delle sorelle scozzesi Sterling, promotrici delle sue ultime esibizioni pubbliche in Gran Bretagna, poco prima della morte, a Parigi, avvenuta il 17 ottobre 1849. Un omaggio appassionante al grande musicista polacco, accolto con calorosa approvazione del pubblico, concluso con l’apprezzata esecuzione, fuori programma, del Notturno n. 1 in do diesis min. op. 27. (gmp)