Goito – L’accusa dell’ex sindaco: “Attività aperta ma non regolare”

GOITO In questo periodo di lenta ripresa della nuova normalità che non prevede ancora la riapertura di attività come piscine, cinema, teatri ed altro, pare vi sia chi ha trovato il modo per bypassere i divieti.
Accade a Goito dove, secondo quanto sottolineato dall’ex consigliere comunale Enzo Cartapati, ci sarebbe chi opera non in linea con le attuali norme, pur rivestendo un ruolo pubblico dedicato al tema del controllo del territorio e del rispetto delle norme vigenti di natura locale e nazionale.
«A tale proposito – spiega Cartapati – mi riferisco ad una persona dell’ufficio vigilanza del Comune di Goito il quale è anche coinvolto direttamente nella gestione di una struttura sportiva privata. Come attività accessoria di tale impianto è stata rilasciata, a suo tempo, anche una licenza per l’esercizio del bar annesso. In questi giorni nelle cassette postali delle case degli abitanti di Marsiletti e Goito sono stati inseriti centinaia di volantini che pubblicizzano l’attività di consegna a domicilio delle pizze preparate dalla pizzeria esistente all’interno della struttura stessa. un’attività, questa, che a mio avviso non risulta essere regolare dal momento che l’impianto sportivo e i servizi annessi dovrebbero rimanere chiusi e inattivi ai sensi delle norme nazionali previste per la lotta al coronavirus.
«A questo poi – prosegue l’ex sindaco goitese – va aggiunto il dato che neppure la consegna a domicilio dei volantini pare sia regolare. Lo hanno confermato gli agenti della polizia locale di Goito in risposta alla richiesta loro avanzata qualche giorno fa da un cittadino goitese. Il fatto è – prosegue l’ex sindaco ed ex consigliere di minoranza goitese – che continua l’annosa questione del conflitto d’interessi tra il ruolo rivestito in ambito pubblico da questa persona, e le sue attività extra lavorative. Su tale anomalia, che dura ormai da una ventina di anni, nella mia qualità di consigliere comunale del gruppo “Goito nel Cuore” dal 2012 al 2017 avevo presentato segnalazioni e richieste di intervento da parte dell’attuale sindaco  Pietro Chiaventi e degli organi competenti, ma vedo che nulla è cambiato neppure dopo il passaggio di amministrazione dall’ex primo cittadino  Pietro Marcazzan all’attuale amministrazione».