GRAZIE Cinquantatre opere, quattro gigantografie e tre pannelli esplicativi: di questo si compone il nuovo museo a cielo aperto di Grazie. Un percorso, inaugurato ieri mattina, che vuole essere anche un pellegrinaggio che accompagni i tanti fedeli in visita a Grazie dall’ingresso del paese, passando per via Francesca e via Cantarana, al Santuario.
Grazie sempre più borgo dei Madonnari: un impegno a cui l’amministrazione comunale di Curtatone ha dedicato gli ultimi cinque anni grande attenzione grazie ad «un grande gioco di squadra, per la cui realizzazione dobbiamo ringraziare le tante persone che hanno contribuito», ha esordito il vicesindaco ed assessore alla cultura Federico Longhi nel corso dell’inaugurazione del Museo Urbano davanti ad un pubblico contingentato a causa delle normative anticovid. Un progetto, come detto, quello inaugurato, ieri che vuole fare ancora di più il borgo di Grazie il centro dell’arte del gessetto. Ecco, dunque che da ieri i pellegrini che raggiungeranno il borgo saranno accompagnati dal parcheggio al Santuario dalle tante opere, (ben 53 e 4 gigantografie) realizzate dai Madonnari che ogni anno calcano il sagrato del Santuario, raffiguranti la vita terrena della Madonna ma non solo. Non mancano infatti immagini di alcuni degli eventi più importanti per Grazie, come la visita nel 1991 di Papa Giovanni Paolo II.
Un percorso, dal parcheggio, a via Cantarana, via Francesca fino al Santuario che vede opere apposte anche sulle facciate delle case private: un segno di come anche i residenti – che il Comune non ha mancato di ringraziare – sentano profondo e radicato il legame con l’arte madonnara.
Una nuova importante, tappa, dunque dopo le tante azioni realizzate in questi ultimi anni a Grazie: «dal nuovo asfalto sul sagrato, alla pubblicizzazione della Fiera anche oltre i nostri confini, alla promozione del borgo non solo per i cinque giorni della kermesse ma anche negli altri 360 giorni», ha ricordato ancora Longhi. Un borgo per cui ora si attende solo il tanto desiderato riconoscimento Unesco: un obiettivo per cui tanto si sta lavorando ha evidenziato l’onorevole Annalisa Baroni , ieri presente alla cerimonia. Un’ottica in cui nemmeno il Covid è riuscito a fermare l’arte di Grazie: «abbiamo tante idee e progetti per il 15 agosto – ha detto il sindaco Carlo Bottani -. Una ripartenza culturale per il paese in un borgo magico, tra i più belli d’Italia». Fiera che, pur non svolgendosi nella forma tradizionale, sarà presente sui social o, per dirla con lo slogan scelto dall’amministrazione, “Dal Sagrato di Grazie alle piazze del mondo”.