Il 21enne di Castel d’Ario scomparso ha chiamato: “Sto andando in Spagna”

CASTEL D’ARIO – Sono stati gli stessi famigliari a diffondere la notizia sui social, ovviamente subito accolta con felicità da tutti, del buone condizioni di salute di Pietro Fasoli, il 21enne di Castel d’Ario, operaio in un’azienda di Villimpenta che si occupa della manutenzione di piscine, che da venerdì scorso era scomparso senza preavviso (sia il cellulare aziendale che quello privato sono rimasti spenti per diverse ore).
Gli appelli hanno evidentemente sortito l’effetto sperato, soprattutto quello della sorella Emma che invitava i fruitori di Instagram e Facebook a condividere il più possibile il messaggio d’aiuto. In tre giorni sui social si è perso il conto dei post pubblicati e condivisi.
Ed è possibile che tanti attestati di affetto uniti alla comprensibile preoccupazione di parenti e amici abbiano fatto breccia nel giovane, che giusto ieri sarebbe tornato sui propri passi avvertendo genitori, sorella e quindi datore di lavoro del suo imminente ritorno a casa:
«Sto bene, a giorni rientrerò. Sto andando in Spagna». L’ultima volta era stato avvistato a bordo della sua Fiat Punto bianca lungo l’autostrada A4, più precisamente ferma in una piazzola di sosta nei pressi del Comune bergamasco di Dalmine. Pare avesse con sé un borsone da viaggio.
Sulle tracce del giovane si erano messi anche i carabinieri, avviando una ricerca a vasto raggio. Ieri, dopo tre giorni di angoscia e preoccupazione, la sospirata chiamata dei genitori del giovane Pietro.
A quanto pare il 21enne era arrivato in auto fino a Genova con il proposito di prendere il treno per Barcellona. Quindi il dietrofront. Un sospiro di sollievo per la comunità di Castel d’Ario, che venerdì scorsi, lo giorno stesso dell’allontanamento di Pietro, aveva partecipato numerosa al funerale del 18enne Giacomo De Nicolo, il parrucchiere morto in seguito a un terribile incidente in moto.

Matteo Vincenzi